Il 6 luglio del 1936, presso la Piazza Rossa di Mosca, va in scena un’esibizione calcistica tra due compagini locali, sotto l’occhio incuriosito di Iosif Stalin. Per l’occasione viene predisposto un gigantesco tappeto sintetico e lo spettacolo cattura l’attenzione del Presidente Sovietico, il quale notoriamente non è un amante di questo sport. Nonostante il primo embrione calcistico risalga all’epoca zarista, è questo il giorno in cui nasce il calcio sovietico.È l’inizio di una storia di talenti, disciplina, successi ma anche rimpianti.Se il Baffone tollera a malapena il gioco, stessa cosa non si può dire per un altro celebre georgiano, il suo braccio destro Lavrentij Berija. Prima della scalata che lo porterà all’NKVD, Berija milita per un breve periodo nella Dinamo Tbilisi, per...
Una lettura più che leggera, da vacanza, anzi, proprio da spiaggia; uno di quei libri che si possono leggere tutti d’un fiato, oppure a spizzichi, senza mai perdere il filo di una storia, che non c’è.
A mettere alla gogna un paio di centinaia di figure che operano nello sport nazionale - e la parte del leone la fa il calcio - o che gli ruotano intorno, è niente meno che l’asettico snob Marco Travaglio, il giornalista che da anni è la spina nel fianco di ogni politico italiano, una macchina della logica e un archivio sconfinato di dati e date con i quali demolire e aggirare qualunque...
È spesso facile fare un bilancio a bocce ferme, sono sufficienti obiettività, conoscenza e una corretta interpretazione, che non bisogna comunque dare per scontate.
Per questa stagione della nostra squadra Juniores mi sento di poterlo fare a bocce ancora in movimento, un movimento dinamico e in direzione di più obiettivi.
Facciamo un passo indietro all’estate scorsa.
La squadra viene affidata ad una coppia tecnica, Fabio Fusi e Paolo Zaltieri, entrambi esordienti su una panchina biancorossa, ma che portano in dote una vita con una maglia, quella dell’Asola, indossata dai pulcini alla...