Magari è un segno dell’età che avanza a lunghi passi, ma di recente mi è tornata in mente, come in lampo, la prima partita del calcio importante, quello ad alto livello, che ho visto in vita mia.
Trieste, 25 maggio 1968, pomeriggio caldo, come d’altronde per altri versi tutta quell’annata: da febbraio si susseguono le occupazioni delle facoltà dell’università, prima tra tutte quella di Lettere, in febbraio, ben in anticipo sullo storico Maggio Francese.
Si aprono le celebrazioni per i 50 anni di dominio italiano sulla città, proprio con un evento sportivo.
Il teatro è lo stadio Giuseppe Grezar, dove la Triestina aveva mostrato vent’anni prima il proprio meglio, allenata dal mio concittadino Nereo Rocco, arrivando seconda in serie A dietro al Grande Torino; in scena va l’amichevole di...
Tempo di auguri e di bilanci.
Per i primi ci sono stati copiosi scambi in più di un’allegra serata conviviale, per i secondi provvediamo adesso.
Ottime notizie dal settore di base; dai primi calci agli esordienti abbiamo registrato un aumento delle richieste di iscrizione e abbiamo provveduto a implementare l’organico degli istruttori con l’inserimento soprattutto di giovani qualificati di formazione biancorossa e la crescita delle varie annate conferma il buon lavoro fatto.
Potrebbe essere addirittura la stagione perfetta per quel che riguarda le categorie agonistiche.
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