Volta la carta

CLUB ROSSOBLU INTERNAZIONALE ARPAD WEISZ

Striscione

Striscione

A suo tempo avevo avuto la tessera di due Club Interisti per qualche anno, per semplificare l’acquisto dei biglietti per le partite, poi un anno mi ero anche concesso l’abbonamento a San Siro; da molto tempo però le uniche partite che vedo dalla tribuna e talvolta dalla panchina, sono per lo più di dilettanti,  spesso di settore giovanile.

Il fatto che adesso sia socio di due società straniere, F.C. Sankt Pauli (Amburgo) e Sheffield F.C. (nel cuore dell’Inghilterra) è tutt’altra cosa, sono due società “speciali”, delle quali prima o poi racconteremo in www.asolacalcio.it .

La mia resistenza al tesseramento è stata vinta di recente anche in un’altra occasione: nella ricerca di informazioni, materiale e testimonianze per un progetto, ho avuto la fortuna di conoscere Stefano Salmi, docente di Storia Contemporanea all’Università di Bologna e quindi uomo di cultura, ma anche uomo di sport che ha praticato a buon livello calcio, pallacanestro, baseball, rugby, pallavolo e pallanuoto nelle società bolognesi; insomma, quasi un decatleta dei giochi di squadra; ma la cosa interessante è che è Presidente e socio fondatore del Club Rossoblu Internazionale Arpad Weisz, con sede a Lisbona e soci soprattutto in Italia, Portogallo, Ungheria, Uruguay e Olanda, i paesi dove ha lavorato e si è formato Arpad Weisz.

Anticipo solo che Arpad Weisz è stato il primo allenatore a vincere lo scudetto di un campionato italiano a girone unico, il primo a vincerlo con due società diverse (Inter e Bologna) e che tuttora è l'allenatore più giovane ad averlo vinto: 34 anni.

Ha avuto il privilegio di perdere la panchina non per esonero, non per dimissioni, ma per legge.

A questo punto avrete già intuito che ho accettato di buon grado l’ingresso nel Club, pur non essendo mai stato tifoso del Bologna, squadra per la quale tuttavia ho sempre nutrito simpatia e che ho visto allo stadio al mio battesimo ad una partita di serie A, un Bologna Inter del 1978 (1 a 2 con rete vincente di Beccalossi!).

Per il momento pubblico qui sotto un breve sunto della storia del Club, fornito da Stefano Salmi, ma per soddisfare la vostra curiosità e  per approfondire il personaggio Arpad Weisz, potete intanto dare un’occhiata a  www.asolacalcio.it/tango-samba-e-beat-pagine-scelte/680-dallo-scudetto-ad-auschwitz-di-matteo-marani-arpad-weisz-paolo-balbi-asola-calcio.html .

 Targa Arpad BolognaTarga Arpad S. Siro

Targa Arpad S. Siro

Club Rossoblu Internazionale Arpad Weisz - La storia

Il Club Rossoblu internazionale Arpad Weisz nasce nell'aprile del 2011 da un'idea del suo Presidente e fondatore Stefano Salmi che attraverso le parole del papà Guerrino Salmi, che conobbe personalmente Arpad Weisz negli anni trenta a Bologna, ha avuto modo di conoscere le gesta di questo grande personaggio.

Un innovatore in campo calcistico che scoprì Giuseppe Meazza e vinse il primo scudetto a girone unico italiano con l’Inter di Milano. Poi costruì il grande Bologna “che tremare il mondo fa" degli anni trenta, vincendo tutto in Italia e in Europa.

La nostra sede non a caso è a Lisbona, infatti Arpad Weisz nel 1927 passò nella capitale lusitana per andare in Uruguay a studiare il calcio dai grandi maestri sud americani che vincevano tutto in quei tempi.

Lisbona dai racconti delle persone che ho intervistato nel tempo e che lo conobbero gli rimase sempre nel cuore, soprattutto nel cuore affranto di Arpad degli ultimi anni in Olanda, un cuore che presagiva la triste fine e che vedeva nella capitale lusitana la porta di uscita verso la libertà da un'Europa immersa nel sonno della ragione.

Ma ahimè come altri ebrei, vedi il grande scrittore ed intellettuale Walter Benjamin, Arpad non ebbe modo mai di arrivarci.

E quindi emblematicamente un Club dedicato a lui con sede a Lisbona ha il suo significato ancora oggi. I nostri soci sono di varie etnie e nazionalità: portoghesi, italiani, olandesi, uruguagi e ungheresi questi ultimi sono quasi la maggioranza e molti di loro vivono a Solt città natale di Arpad e a Budapest come la vice presidente Vera Farago, direttore educativo del Museo Ebraico Ungherese.

Infine ci piace ricordare che Il nostro statuto ha inciso come primo articolo:

"Il Club internazionale Arpad Weisz ripudia l'antisemitismo, il razzismo e la xenofobia in tutte le sue forme".


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