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FUORI DAL CAMPO – Formazione Dirigenti, giudizio complessivo

Attestato Chievo

Attestato Chievo

Concluso il breve corso di formazione per Dirigenti, svoltosi a Chievo, presso il Centro Sportivo Bottagisio e curato dal ChievoVerona, è possibile darne ora una valutazione con cognizione di causa, analizzandolo in assoluto, ma soprattutto facendo i debiti raffronti con iniziative analoghe per intenzioni o per facciata.

 

Il giudizio deve tenere conto della natura sperimentale del corso e della sua brevità: FUORI DAL CAMPO è stato il primo corso per dirigenti programmato dalla società, che già vanta una lunga esperienza di formazione per tecnici.

Il primo merito dell’Accademia Chievo ( vedi http://www.bottagisio.it/accademia-chievo/ ) che si autodefinisce come «una vera e propria “agenzia” per la promozione di un maggiore livello socio-culturale, organizzativo e tecnico nel mondo del calcio», in altri termini la sezione della società che cura la formazione, è quello di aver compreso la necessità di percorsi formativi ben distinti tra dirigenti e tecnici, un salto che spesso appare impossibile per molte realtà, anche professionistiche.

Di pari importanza è la sensibilità di aver colto l’esigenza delle società sportive dilettantistiche, a volte anche prima di esse, di dare una formazione ai propri dirigenti: questa sensibilità è un segno della conoscenza del pianeta calcio sul territorio, che non è mai scontata per una società professionistica.

Unita a tale sensibilità c’è la scelta di impegnare in modo coordinato i propri dirigenti a beneficio dei colleghi “minori”, per dare modo a questi di crescere in professionalità e conoscenza e alle loro società di potersi avvalere di collaborazioni più qualificate.

 

I corsisti hanno goduto della disponibilità, in rigoroso ordine di apparizione alle lezioni, di Stefano Bianchetti, responsabile della formazione dell’Accademia Chievo, Corrado Di Taranto, responsabile organizzativo del settore giovanile, Pasquale Paladino, segretario organizzativo della prima squadra, Andrea Bernardelli, segretario sportivo della prima squadra e Michele Sebastiani, segretario generale della prima squadra: non è poco e per il ChievoVerona si è trattata di una presentazione con i fiocchi e di una grande dimostrazione di rispetto nei confronti di noi dilettanti.

 La scelta dei docenti è stata intelligente: i compiti non sono stati affidati a soggetti di secondo piano improvvisati, ma a professionisti tanto giovani, quanto qualificati, capaci senza distinzione di comunicare, trasmettere conoscenza e spaziare con competenza negli argomenti, lasciando pochi dubbi sull’opportunità di partecipare alle iniziative future.

Auspichiamo che la buona riuscita dell’esperimento si traduca in una programmazione di formazione continua, che approfondisca ogni mansione svolta dai nostri dirigenti, ogni soluzione ai problemi della loro attività, per quanto possibile, e ogni comportamento da adottare non solo grazie alla pur preziosa abilità acquisita per mezzo dell’esperienza personale, ma anche attraverso le regole e lo studio.

 


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