Volta la carta

FUORI DAL CAMPO – Buona la prima

Academia Chievo

Academia Chievo

Chievo, Verona, 19 aprile: prima serata del corso per Dirigenti “Fuori dal Campo”.

Raggiungo il Centro Sportivo Bottagisio in anticipo - non c’ero mai stato e temevo di arrivare in ritardo – a pochi passi da Piazza Chievo, il cuore della frazione; la prima impressione è gradevole, il centro è ben segnalato, in una posizione privilegiata, l’estremità di una penisola allungata tra l’Adige ed il Canale Camuzzoni; la struttura, sede dell’attività del ChievoVerona sin dal 1957, nella forma attuale è stata inaugurata poco più di un anno fa e la modernità degli impianti ne fa un centro d’eccellenza: apertura, trasparenza e accoglienza sono il biglietto da visita offerto al visitatore; niente sbarre, cancelli aperti, accesso libero al parcheggio interno e il via vai dei pulmini della società e di giocatori delle varie età, che rendono l’atmosfera vivace e attraente.

Dopo qualche minuto passato a curiosare nell’area esterna e nel bar, chiedo al banco della ricezione notizie per la registrazione degli iscritti al corso, mi dicono che l’incaricato arriverà a breve e a darmi il benvenuto è proprio Stefano Bianchetti, vecchia conoscenza con comuni esperienze in un progetto del Brescia, felicemente interrotte per entrambi, che durante il lavoro di preparazione di una manifestazione allo stadio Rigamonti, si fece carico anche di buona parte dei compiti spettanti agli altri istruttori del gruppo che all’epoca coordinavo: il “gruppo” alla fine presentò un bel lavoro - la classe non è acqua. 

 Stefano, che ora è il responsabile della formazione dell’Accademia Chievo, mi presenta Pasquale Paladino, segretario organizzativo della prima squadra, relatore della serata, esperto di procedure di tesseramenti, trasferimenti, reclami e ricorsi, con un curriculum difficilmente eguagliabile, che lo rende un’indiscussa figura di riferimento in materia: è stato dirigente in tutti i livelli dalla terza categoria alla serie A e nonostante la giovane età può quindi vantare una preparazione decisamente invidiabile, mai completa per definizione, ma sempre in crescita.

Prima dell’ora stabilita si va in aula, il tempo di registrare gli iscritti e si inizia puntuali, buon segno.

Stefano illustra l’attività di formazione dell’Accademia Chievo, da anni tanti i corsi per istruttori e ora il primo corso per Dirigenti: potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda, ma non è così.

Nell’assenza di iniziative di carattere federale, nel nostro territorio il dirigente di una società dilettantistica, non ha alcuna opportunità di formazione e può solo approfittare dei corsi per dirigenti organizzati dal CONI, utili, consigliabili, ma non specifici; il resto, quando c’è, si risolve al massimo in iniziative commerciali di società professionistiche, che promuovono relatori non all’altezza.

In questo panorama desolante il corso del Chievo sembra una manna, soprattutto perché “primo”, sottintendendo con questo che la formazione offerta avrà continuità.

Le tre serate messe in calendario non hanno la pretesa di esaurire gli argomenti, ma i 25 dirigenti iscritti non si aspettano questo, vengono dalle provincie di Verona, Brescia, Mantova e Bolzano, rappresentano il calcio per lo più dilettantistico, ma anche professionistico maschile e femminile, settori giovanili e prime squadre, e sono qui per un unico scopo: formarsi per essere più utili alle proprie società.

Formarsi significa essere sensibili agli stimoli e cercare spunti per gli approfondimenti, senza calcolare il tempo che questo comporta al di fuori degli orari degli allenamenti e delle gare; dopo tutto si tratta della passione comune e anche il maggiore impegno si dovrebbe tradurre con un maggior “diletto”. 

Nel primo incontro il messaggio che penso sia giunto a ciascuno dei corsisti è la cura del particolare, l’atteggiamento che fa di un potenziale buon dirigente, che sia alle prime armi o che svolga da qualche tempo la sua attività, un dirigente dilettante che lavora con professionalità, a tutto vantaggio della propria società.

Agire bene e tempestivamente è ciò che fa la differenza tra un successo e un fiasco; questo naturalmente non può che essere frutto della conoscenza, dello spirito d’iniziativa, della chiarezza di idee e della sicurezza: le caratteristiche con le quali i nostri dirigenti si devono mettere a disposizione della società.

Giovedì 28 seconda serata di formazione e secondo importante relatore, con un tema del tutto sconosciuto ai più, ma non per questo di secondaria importanza: Corrado Di Taranto, responsabile organizzativo del settore giovanile del ChievoVerona, tratterà dei premi di preparazione.

 


Previsioni meteo

ASOLA Meteo