Volta la carta

Ieri sera il gran finale del nostro Torneo Coppini - Capra, oggi nell'Asolano nubifragi, allagamenti, chicchi di grandine grossi come noci, tuoni e fulmini: avremmo potuto programmare la manifestazione, senza prevedere con largo anticipo le condizioni metereologiche?
Ad Asola no di certo…

Ovviamente è solo una battuta, ma si inserisce bene nei nostri criteri per il buon funzionamento di una società sportiva; si dice che “la fortuna aiuti i matti e i fanciulli”, un fondo di verità c’è.

I fanciulli, più di 500, si sono avvicendati sul campo a divertirsi e divertire, i matti siamo stati senza dubbio noi: dirigenti, istruttori e collaboratori di una società di provincia del Mantovano, che organizzano un torneo con una cinquantina di squadre, provenienti da 27 società di tre provincie diverse.

In ogni caso l’evidenza dei fatti ha mostrato otto serate fresche e asciutte, i tre campi e gli spogliatoi che obbedivano docili alla scansione dei tempi dettati dall’impeccabile programma, la tribuna affollata, i complimenti da parte delle società che hanno aderito, la soddisfazione da parte del pubblico, che ha trovato tra una partita e l’altra, tra una premiazione e una presentazione, un posto di ristoro presidiato da una squadra di volontari-dilettanti di una professionalità da far invidia a qualsiasi grande evento.

Tutto ha funzionato a dovere, le soluzioni di riserva erano pronte per far fronte a qualunque tipo di difficoltà, che non sarebbe stata comunque “un imprevisto”, niente spazio ad alibi, l’organizzazione tecnica propriamente detta ha permesso il controllo dell’illuminazione dell’area, divisa in zone, dai campi di gioco, agli accessi, alla tribuna e l’utilizzo di un efficiente impianto di amplificazione ha permesso a tutto il pubblico di poter seguire le gare con la guida di tutte le informazioni in tempo reale.

Ore di filmati e migliaia di fotografie documentano le serate e i momenti significativi, i nostri dirigenti che consegnano i premi, i bambini che festeggiano alzando le coppe, o mostrando orgogliosi la loro medaglia, i brindisi alla conclusione di una gara e alla buona riuscita della manifestazione: tutto il materiale sarà presto disponibile sul canale Youtube dell’A.C. Asola.

Difficile poter segnalare le tante sfaccettature, certamente sfuggite anche a chi era presente in tribuna e inimmaginabili per chi non c’era nemmeno, ma qualche menzione di merito è doverosa.

Personalmente mi sono molto compiaciuto dei ragazzi della nostra juniores e della prima squadra, che hanno dimostrato la loro maturità, regalando volontariamente parte del loro tempo, perché credono nel lavoro della società e perché trovano soddisfazione nel vedere il loro merito personale nel conseguimento di un buon risultato di tutti.

Una segnalazione speciale agli arbitri, senza arbitri non c’è gioco: esperti o alle prime armi che fossero, non hanno lasciato a desiderare e hanno interpretato il loro ruolo con responsabilità, imparzialità, competenza e un pizzico di elasticità, che in questi casi non guasta.

Qualche becera e isolata rimostranza proveniente dalla tribuna (si sa, siamo nel calcio e la cultura sportiva è un obiettivo molto ambizioso di pochi e poco ambito dai più) non ha intimidito i più giovani e non ha neppure scalfito ovviamente la pellaccia di quelli navigati; i complimenti a fine gara sono stati meritati anche per ognuno di loro.
Premetto che ciascuno in società ha dato il proprio prezioso contributo personale, non so se sia politicamente corretto fare dei nomi, ma mi prendo questa libertà, pur certo di ometterne colpevolmente, quanto involontariamente, qualcuno.

Dario Balzani, il nostro responsabile dell’attività di base, che dire di lui?
Lui è stato IL TORNEO!
Avendo sapientemente fatto tesoro delle fortunate esperienze precedenti, questa volta ha superato se stesso, intrecciando contatti per mesi, cercando di accontentare persone e società nel cesellare date e orari, mettendo lo svolgimento al riparo da dubbi e critiche con la chiarezza nei confronti di tutti.

Paolo Salvi, il responsabile del nostro settore giovanile, ha creato la banca dati del torneo ed è stato una presenza costante, fornendo assistenza e coordinando i momenti di ciascuna serata e trasformando lo stadio Schiantarelli in un orologino svizzero.

Renato Bonandi, elemento insostituibile, che non ha mansione che non abbia svolto con passione e competenza a tempo pieno e penso, anzi, trovando la maniera di avere giornate di 48 ore, vista la mole di lavoro compiuto.

Danilo Maisenti, istruttore della nostra juniores più vincente di sempre, che smessi i panni di allenatore, ha indossato il grembiule e creato una squadra tutta di punte di diamante, occupandosi del servizio ristoro: la mia bilancia è testimone attendibile della qualità del prodotto offerto in queste otto serate!
Lui è stato per lo più beato tra le donne, accanto e intorno aveva infatti le ragazze che hanno fatto dispiacere la brevità delle attese davanti al bancone per avere i piatti appena preparati.

Massimo Tozzo, il nostro presidente, che da anni supera difficoltà e schiva i colpi di chi non considera che per dirigere così a lungo e con successo una società dalle limitate risorse finanziarie, è necessario un lavoro appassionato e qualificato.
A lui il grande merito di aver scelto tutte le persone che fanno parte del nostro gruppo, di essere capace di farle rimanere e di lasciarle lavorare, assecondandone inclinazioni e capacità.

Per ultimo un fiore all’occhiello della società: i nostri soccorritori abilitati all’utilizzo del defibrillatore, un gruppo di 18 persone formate allo scopo che ha garantito la copertura di ogni istante della manifestazione, a tutela e nel rispetto della salute di atleti, istruttori, dirigenti e pubblico.

Credo molto nel caso e sono convinto che abitualmente regoli avvenimenti tra i più importanti, ma in questo torneo non ha trovato spazio, la ricetta della buona riuscita è stata frutto di un approccio che trovo con piacere molto mourinhano: la cura dei particolari.

Ma le condizioni metereologiche, allora...?

...forse avevamo programmato anche quelle...