Per definire la figura di allenatore, istruttore o tecnico non ci sono difficoltà, ma quando si cerca di definire la figura del Dirigente di una società sportiva, inevitabilmente se ne fa un quadro vago o quanto meno insufficiente e qualcuno proprio non lo vuole fare, o non ne è capace.
Io intendo quel volontario che offre una collaborazione né tecnica, né manuale: già in partenza si vede la mia ferma volontà, ma anche la mia difficoltà nel definirlo, infatti scelgo di andare per esclusione.
Di recente c’è stato qualcuno che ha rilevato che i Dirigenti sono quelli che compaiono nell’organigramma societario: è certamente vero da un punto di vista prettamente burocratico, ma lo è solo in parte riguardo all’attività della società sportiva.
C’è stato anche chi mi ha fatto notare che per Dirigente si intende chi sia in possesso della tessera specifica LND/FIGC: anche questo è vero in parte.
Quando io considero un gruppo di Dirigenti, comprendo tutti i collaboratori che, a prescindere dall’inserimento nell’organigramma societario e a prescindere dal loro tesseramento presso la federazione, svolgono compiti logistici, coordinativi, organizzativi, di comunicazione e di controllo, occupandosi di una categoria specifica, oppure prestano servizi di analoga natura rivolti alla società e hanno un margine di autonomia, perché delegati dalla società stessa.
Un altro criterio per definire il Dirigente può essere di individuare le sue mansioni, che forse è il modo che più ci aiuta a delineare meglio il suo profilo.
Dirigente è chi:
- Rappresenta la società nell’espletamento delle sue mansioni
- È il responsabile di una squadra o di un servizio
- Convoca le riunioni dei collaboratori di una squadra o del settore tecnico o degli altri dirigenti della società
- Ha diretta conoscenza di tutti i giocatori della sua squadra o dei suoi collaboratori
- Cerca nuovi giocatori, se necessari al completamento delle rose
- Provvede al tesseramento dei giocatori, con particolare attenzione per gli extracomunitari
- Iscrive le squadre ai campionati e ai tornei
- Cura i rapporti tra società e federazione
- Cerca sponsor e con questi mantiene i rapporti
- Accompagna la squadra nelle trasferte
- Non interferisce con valutazioni e decisioni tecniche, né le commenta, se non personalmente con l’istruttore: non è la sua materia
- Conosce il regolamento specifico dei campionati e tornei ai quali partecipa la sua squadra
- Segnala su richiesta dell’istruttore i cambi dei giocatori durante le gare e ne tiene il conto, con particolare attenzione all’utilizzo dei fuori quota nella juniores
- Legge settimanalmente il comunicato ufficiale LND o FIGC relativamente ad una squadra o alla società
- Controlla la situazione delle ammonizioni accumulate dai giocatori e informa tempestivamente il tecnico di eventuali giornate di squalifica, anche dei giocatori della squadra avversaria
- Controlla i documenti e i cartellini dei giocatori
- Compila le distinte da consegnare all’arbitro
- Ritira dall’arbitro i documenti dei giocatori, la distinta della squadra avversaria e il referto arbitrale e ne firma, se richiesto, la copia
- Comunica quando necessario con il suo collega dell’altra società
- Programma le visite mediche e ne controlla le scadenze
- Durante le gare redige le note utili a tecnico e organi d’informazione
- Comunica con i giornalisti per fornire dati e notizie di una squadra o della società
- Si adopera per il rispetto del Codice Etico della società da parte di giocatori, tecnici e collaboratori
- Commina le sanzioni disciplinari interne in base al Codice Etico della società
- Presenta nei dovuti modi, se utile e necessario, i reclami all’arbitro
- Fa da tramite tra genitori e tecnico
- Fa da tramite tra tecnico e società
- Raccoglie lamentele e richieste dei giocatori
- Suggerisce alla società comportamenti che ritiene utile adottare o iniziative per il buon andamento della stagione
- Provvede ad inserire nel sito internet della società dati e notizie riguardanti la sua squadra o il suo servizio
- Prende in prima persona iniziative nell’ambito della sua autonomia, stabilita dalla società
- Rispetta e fa rispettare le decisioni della società, anche se non condivise
- Provvede a tutti gli adempimenti riguardanti la manutenzione del defibrillatore e la formazione e l’aggiornamento degli operatori
Queste alcune delle prerogative di un Dirigente, non sono poche e se ne potrebbero elencare altrettante, fondamentali per il buon funzionamento della società e che non devono pesare sul tecnico, che deve invece poter lavorare in tutta tranquillità sul campo e nello spogliatoio, con la mente libera da interferenze di problemi non di sua competenza.
Di queste mansioni, per motivi di complessità, alcune richiedono un certo grado di specializzazione ed è preferibile che siano competenza di un unico dirigente per tutta la società: il tesseramento, l’iscrizione ai campionati, la gestione delle visite mediche e gli adempimenti in materia di defibrillatore.
Figure ibride di istruttore/dirigente non sono mai desiderabili e possono essere temporaneamente presenti solo in caso di necessità, nelle società meno organizzate.
Stabilire con chiarezza mansioni e incarichi di ciascuno evita situazioni ambigue, nelle quali sorgono duplicazioni di competenze o zone d’ombra: ogni squadra di ogni categoria dovrebbe poter contare su un gruppo di collaboratori, autosufficienti nelle loro mansioni, che comprenda un istruttore, un assistente istruttore, un dirigente responsabile, un altro dirigente che possa sostituirlo quando necessario, e un guardalinee.
Di questi almeno uno, sempre presente ad allenamenti e gare, deve essere abilitato all’utilizzo del defibrillatore.
Un Dirigente formato e informato, consapevole e responsabilizzato, sarà più sicuro nell’espletamento delle sue mansioni e svilupperà capacità di prendere le giuste decisioni con tempestività anche nei momenti di difficoltà.
Il dirigente perfetto non esiste, come non esiste la società perfetta, ma tendere alla situazione ottimale, essere formati, informati, consapevoli e responsabilizzati, fa acquisire professionalità, favorisce la crescita del settore giovanile e mette istruttori e dirigenti nella posizione di operare al meglio, con sempre maggiore coinvolgimento e soddisfazione di ognuno.