“Tanto con poco” è l’estratto dalle parole di augurio di Mister Mauro Franzini a giocatori e collaboratori, in occasione della cena prenatalizia della prima squadra dell’A.C. Asola, che ha inciso maggiormente, dando corso a diverse interpretazioni.
In effetti “tanto con poco” può essere la formula di chi raggiunge dei risultati, ma anche di chi si rammarica di non averli, ancora, raggiunti.
“Tanto con poco” è quello che Mister Franzini ha portato all’Asola in tre anni: qualcosa come un campionato di Prima Categoria stravinto, una Coppa Lombardia conquistata passeggiando, un campionato di Promozione stravinto anche quello, un campionato di Eccellenza che ha consegnato una meritata salvezza, ma anche, cosa da non trascurare, una prima metà del campionato in corso, durante la quale l’Asola ha affrontato quasi ogni gara giocandosela alla pari, con avversarie più esperte, con società dalle disponibilità economiche di gran lunga superiori e con un maggiore dispiegamento di risorse umane.
Credo che raramente capiti che una squadra vinca un campionato, lo perda, conquisti la salvezza o retroceda a causa della sorte, buona o cattiva che sia, penso invece che nel bilancio di una stagione questi fattori tendano all’equilibrio ed è proprio per questo che confido in un buon girone di ritorno da parte dell’Asola: se così non fosse, questo campionato farebbe eccezione e allora sarebbe stato condizionato da partenze all’ultimo momento di giocatori importanti, gravi errori arbitrali pubblicamente riconosciuti, contemporanee lunghe indisponibilità di più giocatori nella fase autunnale e chi più ne ha, più ne metta; tutte cose, queste, che spero non avranno motivo per rientrare in una valutazione di primavera.
Sono realista, le difficoltà si presenteranno e anche grandi, avversari arrendevoli non ce ne saranno, ma io ho una mia teoria e una convinzione, tutta personale e per nulla tecnica, che mi porta a dichiarare che, alla fine, la classifica di una squadra diretta da Mister Franzini non possa mostrare un solo punto in meno del massimo della sua potenzialità, posto che Mourinho, quello portoghese, è al momento impegnato con il suo Chelsea.
Se è vero, come credo, che Mister Franzini sia decisamente un allenatore “alla Mourinho”, non stupisce che queste sue tre parole siano divenute in qualche giorno l’espressione sulla bocca di tanti in ambito Asola, riferita alla prima squadra, ma buona per tutte le stagioni.
“Tanto con poco” quindi è quello che è stato fatto ad Asola negli ultimi anni con la prima squadra, “tanto di più con poco di più” è ciò che si potrebbe e si potrà fare.
“Tanto con poco” è quello che si potrebbe e si potrà fare anche per la riorganizzazione del settore giovanile, a patto che il “tanto” da fare si possa tramutare in molti “poco” per ognuno di noi.
Attualmente buona parte del lavoro in società sta gravando per lo più su un paio di dirigenti, che lo svolgono in maniera esemplare, ottenendo risultati di qualità grazie a competenza, esperienza, passione e disponibilità, ma che potrebbero e potranno esprimersi al meglio se coadiuvate, e anche alcuni istruttori sarebbero sollevati dal sostegno di qualche collaboratore: conto sulla presenza tra i genitori dei nostri ragazzi di qualche soggetto disponibile a contribuire al miglioramento della società nella quale i figli praticano una salutare attività sportiva, inseriti in un collettivo diverso da famiglia o scuola, dove si stanno misurando con rapporti con coetanei, adulti e alla convivenza con delle regole sociali.
Incontrare disponibilità a partecipare al corso BLS-D, per intenderci, quello del defibrillatore, è stato un buon segnale, vediamo se riusciamo a fare ancora “tanto” per tutti con “poco” da parte di ognuno.
Volta la carta
TANTO CON POCO...
- Paolo Balbi
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