Volta la carta

MONICA GIORGI NELLA FAMIGLIA DELL'A.C. ASOLA

Monica Giorgi oggi

Monica Giorgi oggi

E’ sempre un grande piacere poter presentare una nuova firma su www.asolacalcio.it e ancora di più quando si tratta di un personaggio dello sport di livello internazionale, come in questo caso; l’incontro non è stato casuale, ma fortemente voluto con caparbietà, faccia tosta e gentilezza reciproca nell’approccio.

Facile poi avere la sua generosa adesione a collaborare con noi. 

Sto parlando di Monica Giorgi.

La maggior parte dei nostri lettori non collegherà immediatamente il suo nome ad avvenimenti sportivi che ha seguito, ma la conosceremo insieme, un po’ alla volta, attraverso i suoi interventi sul nostro sito.

Livornese, tennista, spulciando nell’albo d’oro degli Assoluti d’Italia appare come l’enfant prodige dello sport femminile nazionale, vincitrice della Coppa Lambertenghi nel 1960, campionessa italiana la prima volta nel 1964 e ripetutasi altre cinque volte, fino al 1979, tra doppio e doppio misto, due argenti nelle stesse discipline alle Universiadi di Tokio e numerose partecipazioni, fino alle semifinali, saltando il filtro delle qualificazioni, a tornei come Roland Garros, Wimbledon e Montecarlo.

Sempre all’attacco, in campo - letteralmente - come nella vita: è del 1972 la squalifica dalle gare internazionali che le comminò la federazione italiana, su pressione di quella sudafricana, a causa del saluto rivolto al pubblico di pelle nera, rinchiuso, come in una gabbia, in uno spazio riservato della tribuna dell’impianto di Johannesburg dove si svolgeva la prima edizione dell’importante South African Open; per l’occasione indossava una maglietta di protesta verso l’Apartheid, la politica segregazionista razziale.   

Per il suo amore per il calcio giocato dilettantistico, a lungo praticato fin da ragazzina - calcio femminile negli anni ’60! - che la incuriosiva nell’essenza di gioco di squadra, è a pieno diritto “una di noi”.

Nelle foto il suo vivace sorriso e un incontro tra lei, ragazzina emergente, e Lea Pericoli, già signora di un tennis d'altri tempi. 

Questa è la Monica Giorgi dello sport, poi ce ne sono altre.

La Monica laureata in filosofia, quella insegnante di storia e filosofia nei licei, la saggista e quella da sempre impegnata nella lotta per i diritti civili da posizioni anarchiche, mai nascoste, che le hanno comportato scomode complicazioni e dolorose vicissitudini nell’arco del tempo.

L’impressione che ho riportato della persona - così come l’ho incontrata io - per apertura, disponibilità ed esperienza, va però ben al di là di questa breve presentazione: il resto forse ce lo racconterà lei. 

Monica Giorgi e Lea Pericoli

Monica Giorgi e Lea Pericoli


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