Tango, Samba e Beat: pagine scelte

SELVAGGI E SENTIMENTALI di Javier Marías

Selvaggi e sentimentali

Selvaggi e sentimentali

Tradotto in tutto il mondo, vincitore dei più importanti premi letterari e in odore di Nobel, Javier Marías è un altro lusso che ci concediamo in questa rubrica: si tratta del maggiore scrittore contemporaneo spagnolo, che scrive abitualmente anche di calcio.

Questa è la conferma dell’alta compatibilità tra calcio e cultura.

Alla presenza di taluni autori e di tante pubblicazioni di qualità sull’argomento, anche in Italia, corrisponde evidentemente un buon numero di lettori della stessa qualità, che è capace di alternare la “Rosea” o simili a libri di indubbio pregio; ancora troppo pochi, la cultura è democratica nella disponibilità, ma non nella diffusione.

Marías, madrileno e madridista, è scrittore, saggista, traduttore e giornalista: Selvaggi e sentimentali è una raccolta di quaranta articoli pubblicati tra il 1992 e il 2001 su “El País”, che è il maggior quotidiano non sportivo spagnolo, e “El Semanal”, il suo supplemento illustrato settimanale.

Facile l’approccio con il libro; salta su dallo scaffale quasi di sua iniziativa, con la copertina elegante che contraddistingue i libri dell’editore Einaudi e un’affascinante fotografia in bianco e nero di Ferenc Puskás che libera un potente sinistro.

La penna è dello scrittore, l’approfondimento del saggista, il ritmo e la ricchezza di informazione del giornalista; quasi ciascun articolo esalta il suo tifo per i blancos, ma i contenuti sono tanto competenti, critici e obiettivi, quanto dichiaratamente è schierato l’autore.

Un suggerimento subdolo per i buoni lettori malati di calcio: dopo questo libro, provate anche a conoscere il suo autore attraverso qualche raccolta di racconti o qualche romanzo…

Nella rubrica non c’è spazio solo per tango, samba e beat; questo è flamenco!

“Albert Camus ha detto una volta che tutto quanto di importante sapeva sulla morale umana lo aveva imparato dal calcio. Nel 1930 lo scrittore francese giocava come portiere nel Racing Universitaire di Algeri.”

“Essere appassionato di calcio e di qualche altro sport non mi impedisce di rendermi conto del carattere malsano e perverso che affligge e governa questo mondo.”


“Il Madrid portava nel proprio nome quello della città assediata e bombardata, mentre l’Atlético Aviación (come si chiamava in origine) era la squadra dei piloti franchisti, esattamente di quelli che si erano dedicati a bombardare la capitale con accanimento.”


“Noi appassionati di calcio abbiamo un modo ulteriore di cui con certezza sono privi gli altri individui: lo svolgimento del Campionato del Mondo ogni quattro anni.”


“…sentimento, orgoglio, rabbia, timore e tremore o dramma… Questa è la prima cosa che chiunque deve sapere, dal presidente di un club fino al più piccolo dei tifosi, è che ci sono partite che si giocano molto con tutte quelle cose piuttosto che con il taccuino e la lavagna.”
 


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