CAMPIONATO PICCOLI AMICI PRIMAVERA - 4ª GIORNATA

Canneto sull’Oglio, 2 aprile 2016

Campo A

U.S. CANNETESE - A.C. ASOLA 4-13 (2-3) (0-3) (2-7)

U.S. CANNETESE: Biancardi, Bonomini, Dattilo, El Kheir, Rovereti, Pedon

A.C. ASOLA: Bouyra, Lamagni, Ongarini, Gualeni, De Munari, Jarhrafi

Istruttore: Restieri

Campo B

U.S. CANNETESE - A.C. ASOLA 1-13 (0-6) (1-6) (0-1)

U.S. CANNETESE: Buccelli, Cominetti, Nodari, Norelli, Rodella, Slanza, Zanetti

A.C. ASOLA: Gabella, Zaltieri, Benetti, Pinelli, Malcisi, Restieri

Istruttore: Ongarini

Nel bel pomeriggio primaverile i Piccoli Amici di Cannetese e Asola hanno fatto divertire il pubblico, presente in tribuna in numero discreto, che li ha apprezzati per quanto visto in campo.

Entrambe le società hanno presentato in distinta un minimo di 12 giocatori, permettendo l’adozione di un’inconsueta formula per l’incontro: due partite in contemporanea, con ben 31 reti nello spazio di tre quarti d’ora; i continui applausi sono stati la colonna sonora più adatta per lo spettacolo.

Per non tradire lo spirito del gioco del calcio e per non nascondermi dietro a un dito, naturalmente segnalo il risultato, questa volta non i marcatori, ma solo per non fare torto a nessuno, dal momento che ho avuto il mio bel da fare a prendere qualche appunto su due partite in contemporanea: chi ha visto le partite sa come si è creato il risultato, chi non le ha viste può leggerlo qui, come al solito l’importante è tanto formare e informare, quanto formarsi ed essere ed essere informati.

Sottolineo tuttavia con piacere due comportamenti di grande correttezza: un giocatore della Cannetese che si autodenuncia per un fallo di mano non visto e uno dell’Asola, che segnala l’irregolarità della sua rete, già convalidata, facendola annullare.

Grazie, abbiamo tutto da imparare.

La maggiore esperienza dei biancorossi e qualche individualità sopra la media hanno fatto la differenza, evidenziando anche l’ottimo lavoro di mister Restieri, che sta riuscendo a ottenere bei risultati grazie alla buona preparazione tecnica, al gioco di squadra, oggi un po’ penalizzato dalle ridotte misure dei campi, e all’armonia del gruppo, cosa non semplice a quest’età: nel particolare un gruppo ben amalgamato, all’interno del quale le caratteristiche di quelli che al momento sono i più dotati non pesano sui compagni di squadra, un gruppo di piccoli atleti educati – e per questo ringrazio di cuore le famiglie – portatore di una bella immagine della nostra società, ben al di là dei risultati degli incontri.

Il mio desiderio in questo momento? E’ anche un augurio: vederli crescere insieme nelle nostre categorie.