Parliamo di ...

CARI AMICI ESORDIENTI...

Morbio

Morbio
…questi sono i nostri…“Consigli per gli acquisti” ovvero le regole che, insieme, abbiamo stabilito per il nostro “buon vivere” in gruppo:

  • In caso d’assenza agli allenamenti o alle partite e, in particolare, in caso d’infortunio verificatosi in tali circostanze e in caso di malattia, avvisare tempestivamente l’accompagnatore/dirigente della squadra o l’allenatore.
  • Rispettare gli orari degli allenamenti e gli appuntamenti, il luogo dei ritrovi pre gara, giungendo con tutto l’occorrente, adeguatamente riposati e nutriti.
  • Avere cura del proprio aspetto, dell’abbigliamento e del materiale sportivo in dotazione, verificando da soli, di volta in volta, quanto necessario: ricordiamoci, infatti, di portare nella borsa, in occasione delle gare e degli allenamenti, tutto il materiale sportivo occorrente (scarpette, tuta, giubbino per la pioggia, calzettoni, parastinchi…), quello per la doccia (biancheria, asciugamano, ciabatte e doccia schiuma…) e, nelle uscite ufficiali (gare ufficiali o amichevoli o uscite di gruppo della squadra), di indossare la divisa di rappresentanza.
  • Ridurre sensibilmente i tempi della vestizione (prima e dopo l’allenamento/gara) e della doccia al fine di non farsi attendere dal resto della squadra e/o dai genitori.
  • Lasciare lo spogliatoio ordinato e, nei limiti del possibile, pulito: non essendo questo un territorio di battaglia o di sagre paesane, è sconsigliato vivamente improvvisare urla o cori da stadio.
  • Prima di lasciare il campo d’allenamento, assicurarsi di non aver lasciato nulla da riporre (palloni, attrezzi, casacche, indumenti…): l’ultimo a uscire dallo spogliatoio ha il compito di recuperare e riconsegnare quanto dimenticato dai compagni
  • Prestare massima attenzione alle comunicazioni dell’accompagnatore dirigente, alle spiegazioni dell’allenatore e, infine, alle disposizioni dell’arbitro durante l’appello.
  • Tenere un comportamento leale, rispettoso, sportivo, sempre deciso e determinato, con i compagni, gli avversari e l’arbitro durante e in occasioni di gare e allenamenti, a prescindere dall’eventuale comportamento negativo di terze persone (avversari, tifosi, adulti): esprimiamoci sempre in modo educato, sforzandoci di utilizzare correttamente la lingua italiana.
  • Ricordarsi che la gara ha il duplice fine di verifica del lavoro sportivo settimanale e di divertimento: viviamola dunque serenamente e con il massimo impegno ma senza eccessivi drammi in caso di sconfitta o, ancor peggio, senza denigrare gli avversari in caso di vittoria.
  • Ricordarsi che la “sospirata” vittoria è conseguenza, tra l’altro, di sacrificio, di dedizione e di spirito di collaborazione tra i compagni: che sia dunque compagna di viaggio senza essere, forzatamente, obiettivo unico e asfissiante del nostro viaggio.
  • Il capitano rappresenta la squadra e solo lui può rivolgersi educatamente all’arbitro per chiedere spiegazioni su decisioni non chiare o negative per la squadra; ricordiamoci di non contestare gli eventuali errori dell’arbitro: senza di lui la partita non potrebbe essere disputata.
  • L’avversario non è un nemico da distruggere, ma un utile “strumento” di verifica e di aiuto alla nostra crescita: senza di lui non ci sarebbe ne’ confronto né spettacolo sportivo.
  • Cercare di trasformare la rabbia originata dall’ingiustizia evidente o dall’errore più grossolano, da chiunque commesso (allenatore, arbitro o giocatore), in energia positiva: sfoghiamoci dunque con il pallone e sul pallone, mai contro le persone.
  • Ricordarsi, in ogni caso, che non siamo ancora degli adulti e neppure dei “piccoli” adulti ma unicamente ragazzi con il delicato compito di crescere: è questo il nostro campionato più importante e più difficile da vincere.

In bocca al lupo e buon divertimento.


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