Quale comportamento adottare nei confronti di un giocatore che non tiene cura del proprio materiale sportivo, presentandosi con le scarpe di gioco sempre sporche e infangate?
Sono trascorsi, purtroppo per certi aspetti, gli anni in cui l’acquisto di un paio di scarpe da calcio era visto come un premio o un avvenimento straordinario e così, pure, si sono perse nelle nebbie della memoria le storie di chi era costretto a riparare le stesse scarpette più volte o le utilizzava anche con uno o più numeri di piede di differenza.
Nella nostra mente riecheggiano ancora le epiche gesta di chi giocava scalzo o aveva un solo paio di scarpe per andare a scuola. Oggi il consumismo e le maggiori opportunità e offerte di materiali sportivi ci hanno regalato, sicuramente in eccesso, molto di più di quello di cui abbiamo bisogno, facendoci perdere la capacità di dare reale valore alle cose, scarpette da gioco comprese.
Gli stessi giocatori, in molti casi, non prestano alcuna cura a quello che hanno ricevuto in dotazione, il che alimenta incomprensioni e causa conflitti con l’allenatore particolarmente severo.
Anche in questo caso è importante aver spiegato prima ai giocatori che un’adeguata tenuta delle scarpette da gioco pulite e in buone condizioni assicura una maggior durata della scarpetta, comporta una minor spesa per la famiglia, dimostra interesse e cura per l’igiene personale, fornisce una buona immagine di se stessi e del club e rappresenta un approccio mentalmente adeguato alla gara o all’allenamento.
Solo allora, alla presenza anche reiterata di scarpette infangate o bucate, esibite con noncuranza o per sfida, potremo adottare nei confronti del “ribelle” quel provvedimento idoneo a responsabilizzarlo, persino l’esclusione del giocatore dalla gara. In tal caso, prepariamoci a subire anche le contestazioni da parte del club o di qualche genitore.
Specialmente quando il giocatore è bravo, al giorno d’oggi si tende a sacrificare tutto per l’esigenza della “prestazione”.
Tenere in ordine le scarpette da gioco è una forma di civiltà ed è un esempio della cultura del cambiamento che, specie in alcuni ambienti, richiede tempo e pazienza: uno dei nostri compiti, infatti, è proprio quello di difendere e diffondere la cultura.
Roberto Alessio
Coloro che praticano calcio si saranno una volta imbattuti nella manutenzione degli scarpini.
Appena comperati, ma soprattutto dopo averli utilizzati per allenamenti e partite, gli scarpini devono essere puliti e successivamente ingrassati, perché la volta successiva siano pronti per l'uso, ma soprattutto sempre puliti e morbidi come subito dopo l'acquisto.
La prima operazione da compiere subito dopo una partita o un allenamento è quella di lavare gli scarpini per bene, sicuramente nella migliore delle ipotesi saranno impolverati e in inverno o dopo un temporale, probabilmente infangati, quindi, terminata la partita o l'allenamento, lavateli bene, ogni centro sportivo è provvisto di una griglia o un luogo deputato a questo scopo.
Lavateli con scrupolosità facendo attenzione ad eliminare tutta la terra nella zona tacchetti.
Fatto ciò, riponete i vostri scarpini in una busta e metteteli nella borsa. Una volta a casa prendete gli scarpini e controllate se sono effettivamente puliti; se non lo sono provvedete a terminare la pulizia.
Procedete quindi all'asciugatura: per asciugarli ci sono diversi metodi, uno dei più semplici ed efficaci si basa sull'utilizzo della carta di giornale: riempite l'interno dello scarpino con essa, utilizzate molta carta, l'interno deve essere interamente colmo di carta, così facendo la carta assorbirà l'acqua ed asciugherà in modo graduale lo scarpino. In questo modo la scarpa sarà asciutta in un giorno e non ne avrete indebolito la struttura o intaccato la morbidezza.
Prima di terminare la fase di asciugatura, avrete comunque lo scarpino pulito, ed è in questo frangente che dovrete ridare alla pelle morbidezza e un po' di impermeabilità.
Questo si ottiene passando del grasso da calzatura sugli scarpini.
Per effettuare nel migliore dei modi questa operazione dovrete munirvi di un panno di cotone ed utilizzare una noce di grasso su di esso: passate su tutta la superficie dello scarpino il panno, aggiungendo altro grasso se fosse necessario, cercate di non tralasciare nessun punto, è importante mantenere l'omogeneità su tutta la scarpa.
Semplice, no?
Si tratta di operazioni alla portata di pulcini e veterani, che contribuiranno a un buon approccio con dirigenti, istruttori, ma anche arbitri, sul campo e con madri o mogli in casa; la cosa che più conta però sarà un’abitudine che vi permetterà di avere a disposizione gli accessori più importanti sempre ordinati, puliti e in piena efficienza: un giusto riconoscimento alla vostra passione per lo sport.
Paolo Balbi