Mondiale 2022 visto da Francesco Ratti

UN ANNIVERSARIO ALLA ROVESCIA

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Tra un anno esatto è in programma la finale del Campionato del Mondo in Qatar, ma mi piace pensare ancora “sarebbe in programma”.
Per tutto il successo che auguro a quest’edizione quasi natalizia del torneo e per il prestigio che meriterebbe, io sogno una storica finale Qatar-Transnistria, con qualche centinaio di nababbi sugli spalti nelle bianche tuniche svolazzanti, alla loro prima esperienza di calcio, ignari di quanto accade sul campo, ma ben accomodati sulle poltroncine di uno stadio climatizzato, in un pomeriggio reso mite dalla schermatura di un sole rovente tramite le nuvole artificiali.

La cosa singolare degli anniversari alla rovescia è che annunciano un evento non certo e che in 365 giorni la cronaca potrebbe ancora superare la fantasia, non rispettando il copione…

Dalla Gazzetta dello Sport di venerdì, 3 giugno 2022:

“Il rifiuto di mandare in Qatar la propria Nazionale, già espresso dalle federazioni vincitrici di una Coppa del Mondo, una specie di G8 del calcio mondiale (Brasile, Italia, Germania, Uruguay, Argentina, Francia, Inghilterra, Spagna), traina le altre federazioni europee qualificate, che affrettano la decisione di disertare il torneo autunnale; quelle non qualificate optano per non rispondere a eventuali proposte di ripescaggio.

Dopo le defezioni da poco annunciate anche dalle nazionali del continente americano, i Qatarioti si trovano ora a dover sostituire tutte quasi tutte le squadre già qualificate con un meccanismo ad invito, che però al momento non sembra garantire il completamento del tabellone.

Certa la presenza di tutte le sette compagini dell’area Emirati Arabi Uniti, che per l’occasione schiereranno le nazionali separatamente, e di Oman, Yemen, Arabia Saudita, Somalia e Libia, l’obiettivo più ambizioso degli organizzatori diventa ora la Transnistria, che parteciperebbe schierando la squadra dello Sheriff senza gli stranieri, forse l’unica possibilità di una presenza europea.

In segno di apertura e di tangibile solidarietà nei confronti degli operai morti nell’allestimento delle nuove infrastrutture del mondiale, un cesto di datteri freschi verrà inviato a ciascuna delle famiglie delle vittime: 70 secondo le fonti governative, ma oltre 7.000 secondo la stampa internazionale, la Croce Rossa e le ONG operanti sul posto. 

Continuano intanto gli incontri tra i vertici delle federazioni che non gareggeranno in Qatar, per definire modalità e tempi del prestigioso Torneo per i 150 anni dalla partita Scozia-Inghilterra, che UEFA e FIFA riconoscono come primo incontro della storia tra rappresentative nazionali: anche se manca ancora l’ufficialità, è già confermata l’iscrizione di quasi tutte le squadre europee e americane".


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