Russia 2018 visto da Francesco Ratti

CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Russia caduta

Russia caduta

In “Cronaca di una morte annunciata”, capolavoro letterario di Gabbo Marquez, il “delitto d’onore” colpisce il giovane Santiago Nasar, accusato di aver tolto la verginità alla bella Angela. L’assassinio, operato dai fratelli della ragazza, era stato abbondantemente annunciato alla popolazione del paese, la quale però nulla compie per impedire la tragedia. L’unico a rimanere ignaro di tutto è proprio Santiago, che verrà a conoscenza dei fatti pochi attimi prima dell’uccisione.

Russia 2018, volendo formulare una metafora letteraria, è il luogo della morte annunciata dell’Argentina di Sampaoli, che cade sotto i colpi di una Francia molto più organizzata.
Si è molto discusso a livello mediatico sul look del tecnico albiceleste, ignorando più o meno volutamente i brillanti trascorsi. Certo è che la frattura insanabile tra il CT e i senatori della squadra non poteva beneficiare alla nazionale stessa, la quale verrà ricordata come una delle peggiori di sempre.

I Bleus se la vedranno con l’Uruguay, partendo ancora una volta da favoriti. La Celeste è una squadra molto quadrata, a immagine e somiglianza del proprio allenatore. Inoltre, mantiene fede alla propria tradizione di squadra “cattiva”. In campo non ci sono più campioni del calibro di Ghiggia, Francescoli e Bengoechea, ma una difesa impenetrabile e un attacco di sicuro affidamento.

Brasile-Belgio potrebbe essere una finale anticipata. I favoriti rimangono i verdeoro di Tite, che in questo primo scorcio di mondiale hanno badato più alla sostanza che allo spettacolo. Personalmente mi ricorda la squadra che vinse agevolmente nel 2002, con meno talento in attacco e maggiore sostanza in difesa, comunque una squadra che non accende il mio entusiasmo. I Diavoli Rossi hanno sofferto e non poco contro il Giappone, ma dal punto di vista tecnico sono indiscutibili e hanno la possibilità di fare male. Nella sfida contro l’Inghilterra, Martinez ha concesso spazio ad alcune riserve che forse meriterebbero maggiore utilizzo, magari a partita in corso: uno su tutti Januzaj.

 

Dopo aver compiuto il miracolo contro gli iberici di Hierro, la Russia lancia la sfida ai croati di Dalic, fino a qui quasi impeccabili. Il pronostico sarebbe a senso unico, se escludessimo l’esito degli ottavi di finale. Per il bene dello sport, tifiamo tutti quanti Croazia, che potrebbe affrontare in semifinale la vincente tra Svezia e i britannici di Southgate. Questi ultimi hanno sconfitto ai rigori la quotata Colombia, dopo una prestazione poco convincente. L’equilibrio della parte bassa del tabellone, che si traduce in un livello medio non certo all’altezza della parte alta, potrebbe favorire proprio l’avanzata degli inglesi. Il resto, come sempre ce lo dirà il campo.

 


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