Il Cile è cresciuto molto negli ultimi anni; il merito è soprattutto dei bravi commissari tecnici che si sono susseguiti, Marcelo Bielsa su tutti, cui Sampaoli trae ispirazione. L’ex tecnico della U. de Chile offre un calcio propositivo contro ogni avversario, ama il pressing alto e valorizza il talento dei suoi interpreti. Non è ancora al livello delle grandi, ma nella sfida secca può dire la sua. “Para un chileno nada es imposible” dicono i minatori, e fanno bene a confidare nelle capacità dei rossi sudamericani, nell’attesa che il mago Valdivia ritrovi la piena condizione.
Tornando alla Spagna, il fatto che dietro i “senatori” sia in atto un ricambio generazionale, mi lascia ben sperare sul futuro degli iberici. Decisiva sarà la scelta dell’allenatore che succederà a Del Bosque: servirà una figura carismatica. Il talento non manca, come del resto l’impianto di gioco. Le avversarie sono cresciute, certo, ma la Spagna rimarrà per anni ai vertici della geografica calcistica mondiale. Dopotutto parliamo di una sconfitta, non di una Guerra Peninsulare.