Europeo 2020 visto da Francesco Ratti

ALLA RICERCA DI UN'OUTSIDER

podio del vincitore 18343605

podio del vincitore 18343605

Circa cinque anni fa, sul nostro seguitissimo sito web celebrammo il funerale del gioco del calcio, a seguito della vittoria portoghese a Euro 2016. In questo lasso di tempo abbiamo assistito a qualche timido segnale di ripresa, ma un’eventuale bis dei lusitani potrebbe far tornare questo meraviglioso sport nell’anonimato. Non ce ne voglia il tecnico Fernando Santos, uomo mite che sembra uscire dalla geniale penna di Osvaldo Soriano, ma il suo gioco è rimasto ancora all’età della clava. Il materiale umano a sua disposizione rimane interessante e, da queste colonne, continuiamo ad auspicare un ritorno dei portoghesi alle proprie origini legate al bel gioco.

Prima di scrivere questo articolo, ho voluto assistere all’esordio delle principali candidate alla vittoria finale. Ebbene, sulla carta i francesi dovrebbero aver già conquistato la Coppa Delaunay. Doveva essere così anche cinque anni fa, ma sappiamo bene come andò a finire. I transalpini hanno forza, talento, maturità, oltre al classico giocatore in grado di “spaccare” le partite. L’unico problema risiede in panchina, dove l’atteggiamento talvolta rinunciatario di Deschamps potrebbe costare caro. Anche il Belgio è un’ottima squadra, giunta a completa maturazione dopo alcuni anni di crescita. Martinez fa pretattica, ma sa bene che questo è l’anno giusto per poter vincere. I diavoli rossi hanno però qualche problema in difesa, mentre le riserve non sono all’altezza di quelle dei galletti. La Germania, pur non sfigurando nello scontro diretto con i francesi, ha dimostrato una certa inferiorità e sembra vivere una fase di transizione. L’Inghilterra, nonostante l’inizio promettente e il valore della rosa, non sembra convincere appieno. La Spagna, infine, ha molta qualità ma sembra soffrire in termini di personalità.

E l’Italia? L’entusiasmo che circonda la squadra di Roberto Mancini è legittimo, visto quanto si è dovuto ricostruire dal 2018 in poi. Il tecnico ha avuto l’intelligenza di voler ripartire dai giocatori di maggiore qualità, in termini di gioco abbiamo visto qualcosa di interessante. Però non abbiamo mai avuto modo di affrontare un’avversaria di livello e, ancora, non abbiamo raggiunto il livello delle nazionali sopracitate. Insieme all’Olanda, la quale vince ma non convince, condividiamo il ruolo di possibile outsider. Basterà questo per ambire alla finale?


Previsioni meteo

ASOLA Meteo