Europeo 2020 visto da Francesco Ratti

GLI EREDI DI ALESSANDRO III ALLA CONQUISTA DELL'EUROPA

Sole di Verghinia
Nulla è impossibile per colui che osa (Alessandro Magno)

Quando Alessandro Magno conquistò la zona occidentale dell’Impero Persiano, il Regno di Macedonia raggiunse il punto di massima gloria. La morte improvvisa del sovrano e la successiva frammentazione politica dei territori portarono progressivamente all’annessione degli stessi alla Repubblica romana, ponendo le basi per una lenta e inesorabile dissoluzione. I terreni della regione storica della Macedonia sono attualmente suddivisi dai confini di sei nazioni balcaniche, al termine di un percorso storico che ha conosciuto guerre, rivoluzioni, annessioni e rivendicazioni.

Ora con il termine “Macedonia” possiamo identificare la regione della Grecia avente come capoluogo Salonicco. Dal 2019 infatti è cessata di esistere la Repubblica di Macedonia, la quale ha lasciato spazio alla nuova denominazione “Macedonia del Nord”. Tra l’ex repubblica titina e la culla della democrazia era sorto un contenzioso, a partire dal 1991, sull’utilizzo del nome e sull’eredità storica della stella argeade.
Gli accordi di Prespa hanno spalancato, di fatto, le porte dell’Unione Europea alla prima.

Nel 2013 l’elemento più rappresentativo della selezione macedone, Goran Pandev, decide di lasciare la Nazionale per mancanza di stimoli. È il punto più basso della giovane compagine balcanica, che nei due decenni di vita ha già colto numerosi insuccessi.
Tre anni più tardi il nuovo selezionatore Igor Angelovski, un tecnico emergente che guarda con stima all’Italia, lo raggiunge e lo convince a tornare del giro. Per farlo, spende una promessa che sembra folle: ci qualificheremo per il prossimo campionato europeo. Sembra pura follia, anche perché i macedoni sono reduci da un ultimo posto alle spalle del Lussemburgo.

In soccorso ad Angelovski giunge indirettamente la UEFA, con l’istituzione dell’inutile Nations League.
La nuova competizione creata dal massimo organismo europeo, sempre sensibile alla ricerca di nuovi mercati su cui lucrare, offre alle meglio classificate nelle singole leghe la possibilità di accedere agli spareggi per il nuovo Europeo. Il cerchio si chiude il 12 novembre 2020 contro la Georgia: un tocco preciso di Pandev, rigorosamente di sinistro, regala ai macedoni del nord la prima partecipazione continentale.

Carneade! Chi era costui? (Don Abbondio ne “I promessi sposi”)

La squadra di Angelovski sarà la vittima designata del campionato europeo?
Sulla carta rimane una delle selezioni più scarse della storia del massimo torneo continentale per nazioni. I punti di forza, oltre a un impianto di gioco collaudato, rimangono il jolly Alioski, l’attaccante Nestorovski e il centrocampista Trajkovski. La stella sarà ancora una volta Pandev, che a fine stagione abbandonerà il calcio giocato, mentre la sorpresa potrebbe assumere le sembianze di Eljif Elmas, mediano di origini albanesi che a Napoli ha mostrato solo una piccola parte del proprio talento.

Il resto, sarà il campo a dircelo. Naturalmente, Covid permettendo.


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