Volta la carta

In extremis, ma finalmente sono riuscito a fare una capatina al Campus: durante la settimana gli impegni di lavoro me l’hanno impedito, ma sono riuscito a tenermi aggiornato tramite il responsabile del nostro settore giovanile, Paolo Salvi; filmati e foto pubblicati hanno integrato le notizie e quindi non ho mancato di tastare il polso dell’iniziativa, per rendermi conto della situazione.

Chi ha partecipato al Campus ha avuto la disponibilità di un’unica area esclusiva, di un Centro Sportivo che offre campi da calcio in erba e sintetici, campi da tennis, piscine per nuoto e pallanuoto per esperti e principianti, giochi d’acqua, campi da beach volley, beach soccer, palestre per pallacanestro e tennistavolo, campo e pista di atletica e naturalmente ristorante con menù differenziati e zona relax ombreggiata, il tutto alla presenza di istruttori qualificati, che hanno la responsabilità dei bambini; non credo che sia facile trovare una maggiore offerta per un campo estivo, nemmeno probabilmente in seno ad iniziative di società professionistiche della zona, che di maggiore avranno però certamente le tariffe.

Questa mattina gran finale, con tanto di consegna dell’attestato di partecipazione che documenta le attività praticate da ogni singolo, con note tecniche e distintive, molto più che una stampina ciclostilata.
In barba ad ogni Solone, che va tristemente predicando la filosofia della sconfitta, le tre squadre nelle quali erano stati distribuiti i partecipanti alla fine sono state allineate in una classifica, per la cronaca ha vinto il Brasile davanti ad Argentina e Paraguay, staccate solo nell’ultima prova di un soffio: naturalmente la competenza dei nostri istruttori ha portato uguali benefici a chi ha vinto e anche a chi, felicemente impegnato nel gioco dei punti, è salito sul gradino più basso del podio.
Per mettere in fila le squadre, ogni gioco, ogni partita, ogni esercitazione portava dei punti e giorno per giorno tutti i dati venivano sommati ed elaborati, tenendo conto dei risultati individuali e di squadra in varie discipline: gare di atletica, tornei di pallanuoto alternati a nuoto libero, tennistavolo, pallacanestro e naturalmente calcio, sotto forma di partite ed esercitazioni tecniche e motorie, per lo più in forma di gioco.

Ad approfittare dell’opportunità offerta dall’A.C Asola non sono stati solo i nostri bambini tesserati ma, in virtù di quel principio di apertura che ci contraddistingue, è stato il benvenuto anche chi ha voluto accordarci fiducia, pur senza il conforto di un’esperienza calcistica trascorsa in biancorosso.
La nostra gratificazione è giunta con la gioia dei bambini per tutta la settimana, la loro euforia alla fine del percorso, la soddisfazione e la gratitudine dei genitori.

Un ringraziamento a chi ha organizzato il Campus, curando i particolari per la buona riuscita, ai nostri istruttori, ai nostri allievi che li hanno coadiuvati, al presidente Massimo Tozzo, che ha dato spazio all’iniziativa, credendo nelle persone; non succede così ovunque, ho esperienza diretta di comportamenti ottusi, tesi a bloccare sul nascere buone idee, perché magari “non è il momento”, salvo magari appropriarsene in seguito, per farne iniziative commerciali.
Nel nostro gruppo ad Asola non corriamo questo rischio.

L’appuntamento è per l’estate 2016: la fortunata esperienza di esordio ci suggerisce di raddoppiare quanto meno il numero di settimane, integrando adeguatamente l’opera degli istruttori e di offrire qualche altro servizio, al quale stiamo già pensando.