Dopo l’incontro con la juniores e la presentazione della prima squadra è inutile nascondersi dietro ad un dito o fare i falsi modesti: le premesse sono ottime e l’ambizione c’è.
Sarebbe il momento di aprire un ciclo che parta dai nuovi arrivi in panchina, che poi sono delle conferme.
Per la juniores c’è Mister Paolo Rastelli, che abbiamo già avuto modo di conoscere in biancorosso, prima come giocatore di gran classe, poi come Direttore Sportivo e di recente come allenatore vincente, assieme a Claudio Bonisoli, nel campionato allievi: la persona adatta a farmi ritrovare l’entusiasmo che mi mancava ormai da parecchi mesi.
Con Rastelli, a completare lo staff tecnico, ci saranno il suo secondo, Diego Battistella, da poco ex giocatore e un prodotto del nostro vivaio, e il preparatore dei portieri Daniel Cattapani, già sperimentato qui da noi in altre categorie; due i dirigenti, assieme a me ci sarà quel Paolo Magri che avevo fortemente voluto qualche anno fa.
Ancora in fase di rifinitura, ma già bello, il gruppo di ragazzi degli anni 2007 e 2008, con qualche 2006 d’esperienza e qualità: insieme avranno il compito di consolidare il risultato dell’ultimo biennio che, se da una parte ha rappresentato un salto di qualità in termini di classifica e punti e dato tanto umanamente, dall'altra ha però lasciato molto, troppo, a desiderare quanto a etica sportiva e disciplina, tanto sul campo, quanto in tribuna.
A tale proposito e per essere chiari, dopo tanto tempo rimetto tra gli obiettivi la Coppa Disciplina Juniores.
So che queste ultime affermazioni per taluni possono risultare impopolari, ma non sono certo all’Asola da 22 anni per mordermi la lingua in silenzio.
Trasparenza e dialogo saranno come sempre i miei principi e sono le mie richieste a giocatori, tecnici e dirigenti, che facciano parte del gruppo e dello staff, oppure no.
Quanto alla prima squadra, nessuno mi toglie dalla testa che a fine anno abbia mantenuto la categoria in buona parte per il contributo dei nostri juniores, a scapito del loro gruppo.
Giusto il sostegno solidale che la juniores ha dato alla prima squadra e ricevuto dagli allievi e di questo ringrazio tutti i ragazzi, ma spero che la gestione dei giocatori della prima squadra non porti più al fuggi fuggi che l’anno scorso ha messo in difficoltà mezza società; quel periodo è acqua passata, ormai chiuso, e ci ha insegnato qualcosa: servono una prima squadra e una juniores autosufficienti.
Adesso si riparte tutti da zero: abbiamo una ricchezza da difendere e obiettivi da conquistare.
Ho avuto finalmente modo di parlare con mister Alessandro Cobelli, che ringrazio per la disponibilità, e mi è sembrato di ascoltare niente più che una conferma di quello che penso riguardo ai ragazzi di alcune annate, che non sono “della prima squadra” o “della juniores”, ma esclusivamente “della società” e per età formano un gruppo omogeneo che settimana dopo settimana si potrà far onore in entrambi i campionati, grazie alla concertazione diretta tra i due tecnici.
Quanto a trasparenza e dialogo Cobelli ha esigenze e metodi conformi ai miei e credo che si stia profilando una stagione costruttiva.
Il risultato? Verrà…
Chiudiamo con un cioccolatino per tutti noi: ho chiesto a Cobelli cosa mai l’avesse portato a decidere di rimanere all’Asola, dopo la faticosa fine della scorsa stagione.
Mi ha detto che il motivo è stata la nostra serietà: considero il suo curriculum, le sue esperienze passate e gongolo.
FORZA ASOLA !!!
L'allenatore della Promozione, Alessandro Cobelli, e quello della Juniores, Paolo Rastelli.