Volta la carta

TROVARE SEMPRE TEMPO E SPAZIO

intreccioCome da programma, si è tenuta nei giorni scorsi una riunione tecnica dell’A.C. Asola: partiti con l’obiettivo iniziale di coordinare tra di loro tre istruttori, abbiamo incassato il risultato di averne coinvolti sette, dei quali uno di una società vicina che collaborerà con noi.

Questo è uno dei frutti del lavoro fatto ad Asola negli ultimi tre anni e, lo sottolineo con grande soddisfazione, un’assoluta novità per la mia società. Ne parlo senza timore di risultare autoreferenziale, non sto vantando nulla che abbia fatto io: quando sono rientrato in società, mi sono trovato la strada spianata da chi aveva lavorato bene nel frattempo e continua a farlo; proprio  grazie a questo lavoro sono ora nelle migliori condizioni per servirmi di ciò che di buono ho portato con me dai primi due anni della mia permanenza nel Progetto Punti Brescia, durante i quali ho fatto tesoro di tutto ciò che veniva detto e fatto, ripagando però con il mio impegno, cosa che mi permette di non essere rimasto in debito con nessuno.
Ad Asola la situazione è per certi versi differente: numericamente il gruppo da coordinare è più limitato, ma è “netto”, nel senso che non c’è la “tara” di chi per natura  o per comodità non partecipa (statisticamente fisiologica in un grande numero e che a Brescia ho potuto verificare di persona), non mi devo sciroppare 80 Km per ogni riunione e nel gruppo ognuno ha idee che può esprimere, ed è addirittura esortato a farlo, che si tratti di critiche o suggerimenti, senza incappare in reati di opinione o lesa maestà.

Quelle cose qui non sappiamo cosa siano.

Per amore di giustizia devo riconoscere che qui ad Asola, da sempre chiunque ha avuto la possibilità di manifestare le proprie opinioni e di formulare critiche e proposte, più o meno valide e concrete - e l'ho vissuto in prima persona - senza che “dall’alto” calasse un velo di censura e senza comunque mai correre il rischio di essere per questo discriminato, come del resto dovrebbe essere normale ovunque, ma il condizionale è d’obbligo: “chi forma non giudica”, ho spesso sentito ripetere in modo poco convinto a Brescia, salvo vedere poi che invece all’occorrenza chi forma, in perfetto stile “fago tuto mi”, inventa le regole in corsa, giudica, emette sentenze e si occupa pure di eseguire le condanne (docente-arbitro-avvocato-boia... bene, bene!).
L’atmosfera che si respira qui ad Asola non è la “falsa democrazia”, a sproposito tirata in ballo da qualche disinformato - naturalmente apprezzo la critica e ribatto - ma solo semplice, intelligente apertura: di questo, dentro e fuori dalla società non c’eravamo mai vantati, lo davamo per scontato, forse per la storia ultracentenaria della società stessa, ma, fatti i debiti confronti, tanto scontato poi non è.

Sarà opportuno valorizzare in futuro questo nostro pregio e un bagno in quest’atmosfera farebbe bene a tanti: l’effetto doccia scozzese sarebbe garantito!

In un ambiente predisposto all’apertura e al rispetto delle opinioni, sempre in sintonia con i principi enunciati tre anni fa nel Progetto Punti Brescia, non è stato difficile togliermi di dosso la polvere dell’ultimo anno, passato assolutamente, forzatamente inattivo, per tornare a disposizione di una società e di un gruppo di istruttori, rimettendo in discussione le mie idee e le mie proposte e ritrovando figure di interlocutori: se c'è addirittura qualcuno che trova che io veda il bicchiere sempre mezzo pieno, un motivo ci sarà e penso che con un po’ di buona volontà da parte mia e di fiducia da parte loro, verso chi potrebbe risultare l’ultimo arrivato (in fin dei conti quando avevo lasciato la società, alcuni di loro non c’erano ancora), ne verrà fuori un buon lavoro.

Le premesse ci sono tutte, il percorso di lavoro è già partito e il traguardo della prima tappa è già stato raggiunto; come sempre questo mi toglie quell’ansia da partenza, e chi ha lavorato con me lo sa, che comunque nella mia attività mi ha aiutato a prestare la massima attenzione ai particolari; il gruppo spontaneamente si è allargato oltre le più rosee previsioni, risponde bene e non è difficile che con il tempo riesca ad attrarre altri collaboratori.

Tutto bene, quindi; coordinare un gruppo come quello che ho adesso implica responsabilità e dà la possibilità di avere delle soddisfazioni autentiche: nella massima trasparenza il lavoro dei nostri istruttori sarà a disposizione di chi avrà la curiosità di confrontarsi con la nostra realtà; so che non sarà sufficiente a rintuzzare le parole di chi, malfidente per natura o per difesa e disinformato per colpa, una volta perso il controllo, ha pubblicamente definito “inverosimili” i risultati già raggiunti dall’A.C. Asola e anche la possibilità di raggiungerne altri, ma quello non è un obiettivo di mio interesse.


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