SIAMO SICURI CHE SIA LA SOLUZIONE GIUSTA ?

Vighi Campus

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Un milione di esercitazioni sul web, un milione di esercitazioni su riviste, si fanno tanti corsi, ognuno predica il proprio credo, si mostrano esercizi risolutori per qualsiasi problema, dvd, programmi su pc, ecc... ecc...  Ma allora il nostro calcio, quello più genuino e meno corrotto, è salvo!

Si è convinti ancora che ad ogni allenamento basti portare esercizi visti al computer o in qualche rivista, che il gioco sia fatto.

“Oggi ai miei ragazzi ho insegnato l'allenamento del Brasile, quello del Barcellona, quello del Milan”...e vado a casa soddisfatto.
Sono soddisfatto... e loro ci hanno capito qualcosa?
Durante la partita poi lo svolgono in maniera perfetta e sono più soddisfatto ancora e se poi vinco la partita vado in estasi e divento Ancelotti.

Poi, la partita dopo, non fanno più niente di quello che gli ho insegnato e allora si danno le colpe ai ragazzi, poco attenti agli avversari che sono più grandi e magari all'arbitro che non fa il proprio lavoro.

Alle volte riusciamo a capire perché i ragazzi non hanno dato il meglio di sé e hanno perso la partita?

All'interno della partita che hanno svolto, sono riuscito a vedere qualche esercizio che potrei sviluppare in allenamento?
Riesco a capire dove sono meno funzionale rispetto all'avversario?
Siamo sicuri che li abbiamo allenati alle situazioni che si trovano in campo?
A volte vedo ragazzi robot, che devono eseguire sempre quel gesto, altrimenti vengono rimproverati dall’istruttore, oppure si sente spesso “…passa, passa, passa”, “te l'hanno fregata perché non l'hai passata”, oppure “tiri sempre in porta e la butti fuori” e così facendo si va a colpire sul personale e non sul collettivo.

Ma tutto questo è colpa del ragazzo o è colpa mia?

Credo che la colpa sia una brutta bestia, che non la voglia mai nessuno e tanto meno un mister.
Pensiamo, riflettiamo e facciamo in modo di rendere le cose più serene possibili; la squadra è del mister e la responsabilità è sua, i ragazzi parlano e si comportano con quello che noi gli mettiamo a disposizione.

Ogni allenatore deve essere in grado di capire che tipo di ragazzi va ad allenare e di saper estrapolare da ogni singolo il suo valore, continuando a stimolarlo con allenamenti sempre diversi dalla solita routine.
Siamo sicuri che gli stiamo insegnando a leggere la situazione in campo?
Facciamo capire loro quando può essere il momento giusto nel condurre la palla?
Tira... in che contesto tira, cambia la soluzione alla giocata o si fossilizza sempre su quella ecc… ecc…; gli esercizi sul web... che dire, li lascio lì, li osservo e non vedo niente per i miei ragazzi.

Credo che per far crescere i nostri ragazzi non servano quelle esercitazioni da copia e incolla sul campo: certo ti danno una guida... ma a volte mi soffermo a guardarli e mi chiedo se siano funzionali per la mia squadra, o meglio, mi fermo a pensare e mi chiedo “Siamo sicuri che sia la soluzione giusta?”.


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