Brasile 2014 visto da Francesco Ratti

PAGELLE DI FINE ANNO

Goetze
La chiusura dell’anno scolastico segna il periodo delle valutazioni. Anche il mondiale di calcio appena terminato non ne rimane esente. Ecco le mie pagelle, che spero possano favorire le vostre riflessioni.
 
GERMANIA – 10. La programmazione iniziata dopo il fallimentare campionato europeo 2000 ha raggiunto il proprio apice. Un mix di giovani qualitatevoli e giocatori nel pieno della maturazione, un gioco gradevole e un fenomeno tra i pali: la vittoria tedesca, quasi a simboleggiare la supremazia della nazione di Angela Merkel, è meritata. Complimenti.
 
COSTA RICA – 9. La favola della nazionale guidata da Jorge Luis Pinto si è interrotta ai quarti, dopo aver messo “in riga” Uruguay, Italia, Inghilterra e Grecia. Qualche buona individualità e un’organizzazione tattica invidiabile, che portano la più pacifica delle nazioni tra le prime al mondo. Inaspettato.
 
OLANDA – 8. Non era tra le favorite, ma la squadra di Van Gaal ha sfiorato la finale. Solita grande organizzazione tattica e un bel parco giovani. L’Olanda può avere un futuro anche senza il proprio mentore. Conferma.
 
ARGENTINA – 7. Era una delle favorite, nonostante la carenza di bel gioco. La pragmatica squadra di Sabella ha il demerito di non aver chiuso la finale, con le ottime occasioni capitate sui piedi dei propri attaccanti. Leo Messi non è esente da colpe. In astinenza.
 
COLOMBIA – 6. Poteva essere la sorpresa mondiale, ma si è fermata ai quarti contro il Brasile, giocando solo per un tempo. La squadra di Pekerman ha fatto il minimo sindacale, ma è stato bello rivederla in un contesto planetario. Bentornata.
 
GHANA – 5. Da troppo tempo attendiamo una squadra africana ai vertici mondiali. La squadra di Appiah, dopo la splendida partita contro i tedeschi, sembrava poter offrire buone prospettive, salvo poi ripiombare nell’anonimato. Lunga attesa.
 
BRASILE – 4. L’assenza di Neymar e Thiago Silva ha tolto la maschera alla squadra di Filippone, capitolata sotto i colpi di Muller e Kroos. Era la logica favorita, ma l’accrescere del livello delle squadre affrontate ha evidenziato i valori effettivi. Squadra nel complesso sopravvalutata, a cui è mancata fantasia. Rimpiango Menesez.
 
PORTOGALLO – 3. Dopo il bell’Europeo di due anni fa, si aspettavano grandi cose dal Portogallo di Ronaldo e co. Purtroppo è arrivata una cocente eliminazione, ad opera dei non irresistibili americani a stelle e strisce, oltre all’umiliazione dell’esordio contro la Germania. Passi indietro.
 
ITALIA – 2. L’obiettivo minimo era superare il turno, non ci siamo riusciti. E’ mancato il risultato, il gioco, il coraggio. Non si è fatta attendere la solita conferenza stampa strappalacrime. Scene all’italiana.
 
SPAGNA – 1. Da favorita d’obbligo a prima delle eliminate. L’involuzione di una nazionale che ha dominato il mondo e ora si ritrova a ricomporre i cocci. Ma il materiale umano, fortunatamente, non manca. Furie rosse.
 

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