CAMPIONATO REGIONALE JUNIORES B 1ª GIORNATA

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F.C. MONTICHIARI – A.C. ASOLA 2-1 (2-0)

F.C. MONTICHIARI: Battagliola, Bellotti, Diomande (65’ Ragnoli), Tobanelli, Valseriati, Bongallino, Landazuri (80’ Merola), Cornolò, D’Amico, Giuliato, Buizza;

A disp.: Zizioli, Barbera, Bontempi, Bianchini, Dawuda, Khouma, Bodei;

Allenatore: Vincenzo Galvano

A.C. ASOLA: Paitoni, Pedrazzani, Rongoni (66’ Soldi), Bagnoli, Motta, Fiorini (57’Prendi), Freretti (76’ Dolcimascolo), Levorato, Moreni, El Abd (72’ Merlo), Levi (45’ Moglia); 

A disp.: Volpi, Penotti, Timus;

Allenatore: Cristian Vighi

Arbitro: Michelangelo Venuta (BS) 

Marcatori: 7’ Buizza, 29’ Tobanelli, 44’ El Abd

Ammoniti: Giuliato, Diomande, Tobanelli, Bongallino, Bellotti;

Espulsi: nessuno

Le cose più belle di questa giornata sono state il ritorno in campo per i tre punti dopo tanti mesi e un pomeriggio, ancora estivo ma fresco, soleggiato e con delle belle folate di vento secco, notevolmente anomalo per il luogo e la stagione. 

La partita va letta con attenzione, andando al di là del risultato, che ha comunque premiato la squadra più determinata, matura e fisica; tecnicamente l’Asola non aveva niente da invidiare all’avversario e il gruppo, assolutamente nuovo, ancora da amalgamare e in via di formazione, darà presto tutte quelle soddisfazioni che sono mancate oggi.

La cronaca.

Già al 7’, dopo aver subito le iniziative dei giocatori bresciani e la loro supremazia territoriale, i biancorossi passano in svantaggio in seguito ad un pallone perso con leggerezza nella tre quarti, in prossimità della linea laterale di sinistra; è un pregevole passaggio smarcante che permette a Buizza di segnare la prima rete.

Il Montichiari continua a macinare un gioco pesante, agevolato anche da un arbitraggio tollerante, ma non di parte, che coglie assolutamente impreparata un’Asola troppo timida per adeguarsi.

Al 24’, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Levorato, il Montichiari salva il vantaggio grazie ad un intervento tanto scomposto, quanto efficace.

Al 26’ Moreni spreca la prima chiara occasione dell’Asola, concludendo di piatto a tu per tu con il portiere.

E’ alla mezz’ora che i padroni di casa assestano quello che sarebbe potuto essere il colpo di grazia: una girata di testa di Tobanelli su calcio d’angolo, ed è il raddoppio.

Al 35’ Levi prova a farsi vedere, ma conclude sfortunatamente a fil di palo. 

Appena in tempo, prima di rientrare negli spogliatoi, El Abd accorcia le distanze con un tocco fortunoso, ma fortemente cercato, che conclude una prolungata azione nell’area bresciana.

Il risultato non cambierà.

Dal doppio vantaggio del Montichiari non c’è più partita, le iniziative dell’Asola vengono stroncate da falli tattici a cento campo, a volte anche pesanti: l’arbitro vede, fischia, ma non ammonisce e le punizioni distanti dall’area non disturbano più di tanto i padroni di casa.

Duro da sostenere che questo sia calcio, ma è ciò che viene chiesto ai ragazzi.

Una quarantina di falli nell'arco della gara da parte dei bresciani e un referto arbitrale che parla chiaro: cinque ammoniti per il Montichiari, nessuno per l'Asola.

Si torna in campo dopo il riposo, la musica non cambia; falli su falli, punizioni, infortuni dei giocatori dell’Asola -  El Abd azzoppato e sostituito per un intervento sulla caviglia, Paitoni con una mano dolorante dopo uno scontro in area e Dolcimascolo che resiste fino alla fine con il polso fasciato, dopo aver rimediato un calcione.

L’unica cosa che cambia è che spariscono i palloni: uno in campo per giocare e due gelosamente custoditi presso la panchina bresciana, ma che non vengono resi disponibili; i ritardi dopo ogni interruzione – tantissime – impongono il recupero dei due palloni sequestrati: la prima volta ci si riesce senza problemi, ma la seconda è da farsa.

E’ il tecnico del Montichiari in persona che fa scudo mobile con il proprio corpo, cercando di ostacolare il recupero, mentre espleta la sua funzione di educatore davanti agli occhi dei ragazzi.

Non riuscendo a impedire che il dirigente avversario rimetta in uso un pallone, lo spintona ripetutamente fin dentro il campo, cercando poi di strattonarlo per un braccio.

Il pallone comunque alla fine è liberato e si può giocare con qualche perdita di tempo in meno: quello era l’obiettivo.

Pur disgustato dal comportamento del “signore” in panchina, formulo i complimenti ai ragazzi del Montichiari, che ci hanno dato una lezione di determinazione e concretezza: speriamo che nel ritorno ad Asola ci sia la dimostrazione di averla imparata. 


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