FINALISSIMA GIOVANISSIMI A – Campionato Provinciale Mantova – Fase Primaverile

Categoria: Giovanissimi
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Marcaria, 6 Maggio 2018

 

A.C. ASOLA A.S.D. – A.S.D. FC MARMIROLO: 4 – 0 (3 - 0)

 

Formazioni:

 

AC ASOLA A.S.D.: Cavalieri, El Zoghby, Conzadori, Prendi, Worenwu, Bodini, Rossetti, Levorato, Shima, Motta, Peri.

A disposizione: Macri, Fiammenghi, Okosun, Onyeukwu, Bonetti, Baruffaldi, Orefice.

 

Allenatore: Andrea Ghisleri

 

A.S.D. FC MARMIROLO: Signorini, Archetti, Falciatori, Onofras, Gandolfi, Micai, Lanfredi, Borelli, Riva, Davi, Marchi.

A disposizione: Vincenzi, Avanzi, Ballotari, Bocchese, Bottoni, Ronca, Cavalli

 

Allenatore: Giacomo Ballista

 

Arbitro: Segala di Mantova

 

Espulsi: nessuno

Ammoniti: Riva (Asd FC Marmirolo)

 

A.C. ASOLA A.S.D. CAMPIONE PROVINCIALE 2018

 

Oggi, per chi avrà voglia di leggere, niente cronaca della partita. Abbraccio

Abbraccio

Ci hanno pensato i quotidiani locali a celebrare l'impresa dei nostri ragazzi: belli i titoloni e le immagini a tutta pagina e i commenti unanimi della stampa, sia per la meritata vittoria, sia per la qualità del gioco espressa, hanno dato ulteriore lustro alla vittoria e alla sportività messa in campo dalle due squadre. Anche per questo, complimenti ai vincitori ed ai vinti.

Proviamo a parlare di altro. Parlare di calciatori senza parlare di calcio è difficile; si corre il rischio, ma lo correrò, di cadere nella retorica.

E' stata la vittoria del gruppo; un gruppo compatto, che salvo alcuni ricambi fisiologici, gioca insieme da anni. Un gruppo che ha visto con grande piacere sugli spalti i coetanei che, per motivi diversi, hanno lasciato la squadra negli anni, e che oggi magari militano in altre squadre, tifare per loro. 

Personalmente credo che questo particolare sia importante almeno tanto quanto la vittoria; significa che la società Asola Calcio ha lavorato bene, che è riuscita a creare un legame tra i ragazzi che non si scioglierà mai completamente nel futuro.

Andrea, l'allenatore di questi ragazzi, nell'intervista rilasciata ai giornali, ha lasciato intendere la forza di questi ragazzi; dopo la fase autunnale, con quello che è successo, sarebbe potuto accadere che tutto andasse a rotoli, anche perché, obiettivamente, erano stati puniti in modo esagerato – anche rapportando quanto realmente avvenuto con quello che poi si è visto in episodi molto più gravi accaduti su altri campi da gioco. Invece hanno fatto tesoro degli errori (altra grande qualità), hanno proseguito sulla loro strada, non hanno dato retta alle tante, troppe, critiche ricevute ed hanno continuato a lavorare sodo. 

Erano stati dipinti, dalla stampa e non solo, come ragazzi violenti e teppisti. Nossignori. Sono vivaci, sfrontati, allegri, spensierati: ma si può essere diversi a 14 anni?

E allora val la pena di rendere pubblico un episodio sinora rimasto nel segreto dello spogliatoio. Questi ragazzi, di loro iniziativa, si sono “autotassati” per regalare un paio di scarpini nuovi ad un compagno che non poteva permettersi di sostituire quelli rotti.

Non fraintendete però, non sono santi. 

Sono ragazzi normalissimi, che, anche grazie al calcio, stanno acquisendo una personalità importante. Si arrabbiano con loro stessi quando non giocano come potrebbero, ma non mollano. La partita dopo li troverete ancora più determinati. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana hanno capito l'importanza del lavoro di squadra. 

Nel calcio, come nella vita, da soli non si va da nessuna parte, per quanto bravo ed abile tu possa essere. 

Ed i risultati si vedono sul campo.

Ieri, prima della partenza per Marcaria, un ragazzo è seduto, in disparte, con le lacrime agli occhi. 

Scopriamo che è caduto il giorno prima, procurandosi delle dolorose contusioni. E piange non per il dolore fisico, ma per il dispiacere di non poter essere utile. Poi scende in campo e sarà uno dei migliori della partita. 

E quando viene richiamato in panchina, a risultato acquisito ed a pochi minuti dalla fine della gara, abbraccia l'allenatore in una stretta addirittura commovente (c'è una foto pubblicata su FB che immortala la scena). Anche questo è il bello del calcio.

E vedere il giovane allenatore sconfitto affranto, quasi si sentisse colpevole per la sconfitta dei suoi ragazzi, anche questo è il bello del calcio.

Ed ora cominciamo a pensare al prossimo anno. Come dopo ogni partita, come dopo ogni gol realizzato: ragazzi, non abbiamo fatto ancora nulla!!! 

C'è ancora tutto da conquistare !!!

 

GRAZIE PER LA SODDISFAZIONE CHE AVETE REGALATO A VOI STESSI, ALLA SOCIETA', AI VOSTRI GENITORI, AD ANDREA E A GIANLUCA.

* * * * *

Sono stato tra quei fortunati seduti in tribuna a gustarmi questa partita e pensavo che per parlarne ci volesse qualcosa di veramente speciale.
Roberto Dittamondi ha centrato l'obiettivo e qualcosa di veramente speciale l'ha scritto; non ho remore a confessare che mi ha emozionato, ma questo capita quando si legge qualcosa che arriva dal cuore di chi scrive.
Al di là della cronaca, al di là dei numeri, dei nomi e delle coppe, queste sono le cose davvero importanti.
A Marcaria dopo la premiazione sono andato nello spogliatoio per complimentarmi con i ragazzi e per ringraziarli; ho trovato lì naturalmente Roberto... mi ha accennato un sorriso, ma non è stato in grado di parlare: assolutamente preso in un ingorgo di emozioni, cercava di darsi un tono riordinando la sua attrezzatura fotografica.
Grazie anche a Roberto, per come interpreta il suo ruolo di dirigente.

Paolo Balbi