Bel titolo, la scelta fortunata è già una promessa di successo: Scelta di Campo, un invito a dichiarare dove e come uno abbia intenzione di collocarsi, un invito a evitare posizioni e atteggiamenti ambigui, indipendentemente dalla convenienza del momento.
Un’edizione minimale per formato e numero di pagine, una lettura veloce, ma come spesso piace a me: con poche nozioni e molti concetti, che non sempre ciascuno di noi ha fatto già propri.
Marco Reggio presenta il calcio come metafora di cooperazione, partecipazione, collaborazione, rispettando sempre il concetto “una testa, un voto” - voto inteso anche come idea, proposta - e ricordando il felice esperimento della Democracia Corinthiana, senza nulla togliere ai talenti sul campo e alle persone più capaci in panchina o alla dirigenza di una società.
Risulta una vera perla di rarità il Dizionario Ragionato che fa da appendice: scorrendo i termini in ordine alfabetico, non cercate vocaboli stranieri, l’autore ha scelto di non fare la fatica di tradurre in lingue straniere quelli italiani e inserirli nell’elenco, perché il lettore a sua volta non debba fare la fatica doppia di procedere alla stessa traduzione, prima della ricerca, riconvertendo poi in linguaggio corrente le informazioni.
Un Dizionario scritto da chi utilizza l’italiano per lettori che fanno altrettanto e che presenta definizioni sotto forma di concetti di ampio respiro.
Tango, Samba o Beat?
Sono incerto: a tratti le pagine incalzano, quindi Beat, a tratti volano idealmente e armoniosamente alte, quindi Samba; decidete voi.
“…agli inizi degli anni Ottanta e quindi in piena dittatura, scaturisce l’esperimento ancora oggi più rivoluzionario di gestione di una squadra di calcio che la storia ricordi: la Democracia Corinthiana, relativa al club più titolato di San Paolo, il Corinthians appunto…”
“…Dobbiamo ai pragmatici Lord inglesi la definizione, nel 1848, delle prime vere regole condivise del gioco del calcio, le famose Regole di Cambridge, dal nome dell’università dove si tenne la prima riunione costitutiva…”
“…squadre costituite da 10 studenti (non un numero a caso, ma quello dei componenti le singole classi) più il loro insegnante. Ecco che origine ha il numero magico degli 11 giocatori giunto fino ai nostri giorni…”
A.C. Asola A.S.D.