Nel campionato juniores regionale arriva la Verolese e in tribuna c'è il pubblico delle grandi occasioni, con tanto di rappresentanza di affezionati tifosi biancorossi direttamente da Trieste.
Per completare l'atmosfera abbiamo ordinato anche un pomeriggio quasi estivo, a dispetto del calendario, un arbitro d'eccellenza in ogni senso e tutti hanno onorato al meglio il proprio ruolo: giocatori, tecnici, dirigenti, arbitro e pubblico.
Mi dispiace per chi ha deciso di non venire, o non è potuto esserci, perché si è perso un vero spettacolo di sport.
E mi dispiace anche per chi dalla tribuna non ha potuto a respirare a pieno l'atmosfera dell'incontro che ha fatto da contorno sul campo e in panchina.
A prescindere dal risultato, che ci dà il ruolo di bestia nera delle grandi, è stata una bellissima partita, tecnica e fisica, agonistica e corretta; intensa fino al 90° e oltre, come di più non si sarebbe potuto desiderare.
Ideale anche il rapporto con la panchina avversaria: giocatori, tecnici e dirigenti: ne sentivamo tutti il bisogno, dopo esperienze meno gradevoli.
Per valutare le persone, bisogna mettersi nei panni di chi a due minuti dalla fine era primo in classifica, secondo le realistiche ambizioni della squadra, e che all'improvviso si sente raggiunto e addirittura superato nei minuti di recupero da una squadra che (solo momentaneamente e solo per la somma di circostanze sfavorevoli) si trova comunque in zona play out.
I reciproci complimenti sinceri, le strette di mano e i sorrisi scambiati prima di uscire dal campo non sono da tutti.
Forse un po' brutto da dire: non sembrava nemmeno calcio, ma qualche altro sport dove c'è più cultura e più educazione.
Onore alla Verolese, che ci ha impegnati fin dall'inizio e che ha saputo incassare il colpo in bianco imprevisto, come fanno i signori.
In bocca al lupo per il nostro avversario, con l'augurio sincero di tante soddisfazioni, ma nel ritorno giocheremo ancora per conquistare i tre punti. 

FORZA ASOLA !