AD ASOLA TUTTI PRONTI PER LE NUOVE SFIDE

gussago misterL’A.C. Asola riparte, la serata dedicata alla presentazione della rosa della prima squadra è coincisa con la prima uscita ufficiale del nuovo tecnico Michele Gussago.

Giuseppe Saccani, delegato provinciale di Mantova della Lega Nazionale Dilettanti ha portato ad Asola anche i saluti del consigliere regionale della Federazione Italiana Giuoco Calcio Paola Rasori, assente per sopraggiunti impegni.

Prima dello spazio dedicato ai giocatori il Vice Sindaco Giorgio Grandi ha espresso la sua soddisfazione per l’attività svolta nel comune e sul territorio in campo sportivo, sociale e culturale, sottolineando l’impegno e la professionalità dei collaboratori della società: un gradito apprezzamento da chi ci ha seguiti sempre con attenzione.

Non sarebbero potute mancare le parole di ringraziamento che il presidente Massimo Tozzo ha dedicato a Mauro Franzini, nostro allenatore per un quinquennio di vittorie e promozioni, per merito del quale questo per l’A.C. Asola non rappresenta un anno zero, ma una solida base sulla quale continuare a lavorare.

Il programma della serata si distende, toccando gli argomenti in un clima sereno, intorno tante facce nuove: è l’effetto della rosa dei giocatori che, con i tanti nuovi innesti, appare ancora più giovane rispetto alla scorsa stagione.

Le dichiarazioni del nuovo tecnico, che non ha mai allenato alcun giocatore della rosa, sono sobrie, come si conviene in queste condizioni, con un gruppo da amalgamare, nel quale parecchi giocatori sono stati inseriti dopo averli individuati con scelte mirate e altri sono presenti da qualche anno.

Michele Maraldo dimostra di essersi già calato nella parte del suo duplice compito e parla ora da bandiera della prima squadra, ora da allenatore della juniores.

Nel progetto di quest’anno della società un obiettivo di primaria importanza è la creazione di una cerniera che crei rapporti saldi e trasparenti, armonia e collaborazione tra giocatori, tecnici e dirigenti di prima squadra e juniores: Michele Maraldo e Denis Giazzoli - che farà da aiuto allenatore in entrambi i gruppi - saranno i punti di forza della cerniera, ma anche i criteri di Michele Gussago sembrano dare una mano.

Finalmente vengo presentato a mister Gussago, fino ad ora l’avevo visto solo in fotografia e me ne avevano parlato un po’ e così approfitto della sua grande disponibilità per il mio primo servizio ufficiale da addetto stampa - una novità anche questa, per me e per l’A.C. Asola.

La persona dà un’immediata immagine di simpatia e accetta con piacere la mia richiesta per una breve intervista; ci diamo subito del tu, cosa né scontata, né irriverente ma consueta per chi lavora ad uno stesso obiettivo.

Domanda: quali sono le prime impressioni che la società A.C. Asola ti ha lasciato?

Risposta: ho trovato piacevolmente una società pronta sul pezzo, con una dirigenza che tiene a lavorare bene ed esercita la giusta pressione su chi arriva per collaborare, ho trovato tanta attenzione e disponibilità. 

D.: ammesso che la rosa disponibile sia al momento quella desiderata, che tipo di squadra e di gioco possiamo attenderci?

R.: tendo sempre a dare carattere alla squadra, magari correndo anche il rischio di creare risposte eccessive alle situazioni di classifica, ma questa è una forza della quale bisogna servirsi e che per essere utile va incanalata e controllata.

Quanto al gioco molto dipende dalla capacità di ottenere adeguate risposte dal gruppo ma, gara permettendo, mi piace giocare nella metà campo dell’avversario, penso che i migliori risultati si ottengano dando un forte sostegno ad un gioco offensivo.

D.: Michele Maraldo avrà la doppia veste di giocatore della prima squadra e di allenatore della juniores; contemporaneamente Denis Giazzoli sarà il massaggiatore e l’aiuto allenatore sia per la prima squadra, che per la juniores: il doppio legame eliminerà gli attriti che abbiamo vissuto negli ultimi anni, sorti dalla gestione separata dei due gruppi?

R.: la società ha assegnato i ruoli proprio per raggiungere questo obiettivo e dopo aver conosciuto i due ragazzi, ho approvato la scelta, che sono certo, si rivelerà vincente.

D.: la prima squadra certamente sì, ma la squadra juniores avrà una propria identità o sarà il proverbiale serbatoio in funzione della prima – che sarebbe comunque un risultato?

R.: non fa parte del mio lavoro impoverire una juniores a vantaggio della prima squadra e quanto al serbatoio, i miei giocatori che non sono titolari la domenica, gradisco che giochino il sabato, quindi è più facile che la prima squadra faccia da serbatoio alla juniores, a vantaggio di tutte e due.

D.: tenendo ben presente che gli elementi per programmare a lungo termine sono ancora pochi, ma considerando la tua esperienza e i risultati dello scorso anno, quali sono gli obiettivi dell’Asola?

R.: noi siamo in gara per Coppa Lombardia e Campionato, la coppa non l’ho mai trascurata, non è una fase della preparazione e mi ha fatto piacere vincerla in terza categoria con il Real Dor, quindi in ordine di tempo il primo obiettivo sarà il passaggio del turno in coppa, poi quelli di andare più avanti possibile in entrambe le competizioni, fermo restando che in campionato il bersaglio è rappresentato dai play off.

So che la società si dichiara più prudente: meglio così, lavorare per un obiettivo superiore a quello della società mi mette in una posizione stimolante.

D.: Grazie per la disponibilità, non ti nascondo che la prima impressione che mi hai dato è positiva: ho trovato comunicazione, equilibrio, professionalità e disponibilità; conto di confermare tutto durante l’anno.

Ti auguro di cuore un enorme in bocca al lupo, ne hai bisogno come chiunque inizi un lavoro in un ambiente nuovo; qui e adesso penso che tu ne abbia doppiamente bisogno perché subentrare a Mauro Franzini non è facile, un po’ come subentrare a Jose Mourinho: tra nerazzurri sappiamo cosa voglia dire.

R.: Mauro Franzini è un grande professionista, nello scorso campionato l’Asola è la squadra che ho visto giocare meglio in assoluto e lo ringrazio per aver lasciato la sua impronta nella squadra che mi è stata affidata.

La chiacchierata è finita, cerco istintivamente dei segnali di continuità con Mauro Franzini: diverso il carattere, diversa l’esperienza, diversa la personalità, ma fortunatamente trovo professionalità in entrambe, assieme all’amore per i colori nerazzurri.

Le due cose non guastano mai.

Per chi non fosse a conoscenza dei trascorsi dell’allenatore, Michele Gussago, bresciano, ha iniziato ad allenare nel settore giovanile nel 1990, tra il 2009 ed il 2016 è stato sulla panchina del Real Dor Sant’Eufemia, portando la squadra dalla terza categoria alla promozione e mancando di poco il salto in eccellenza; è alla sua prima esperienza al di fuori della terra bresciana.

 


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