Mondiale 2022 visto da Francesco Ratti

ANCHE L’ITALIA IN QATAR PER IL MODIALE DELLA VERGOGNA

Dopo 8 lunghi anni di ignavo silenzio, anche la stampa nazionale guarda adesso verso l’Emirato.

In sordina e a gran sorpresa per il grande pubblico già da quest’estate si sono allenate, meglio addestrate, centinaia di uomini per la spedizione in Qatar.

Si tratta dell’Operazione Orice, che prende il nome esotico dall’animale nazionale qatariota, un’antilope dalle corna lunghe e sottili, se ne possono osservare alcuni esemplari impagliati nel museo di Doha.

I nostri soldati sono sul posto già dall’inizio di ottobre e vi rimarranno almeno fino alla conclusione del torneo, prevista per il 18 dicembre: due mesi abbondanti al servizio dell’Emiro.

Il corpo di spedizione, composto da due contingenti - uno di mare e uno di terra - comprende:

  • 560 militari della Brigata Sassari (più di quelli impegnati in Libia)
  • una nave da guerra nuova di zecca, il pattugliatore Thaon di Revel, in grado di lanciare i più moderni missili terra-aria e provvista di sottomarino telecomandato
  • due aerei da combattimento Eurofighter Typhoon (in Qatar già da agosto)
  • 46 mezzi terrestri
  • unità cinofile antiterrorismo 

Coordinate dal Gen. Francesco Paolo Figliuolo, che fino al 31 marzo di quest’anno era stato Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID-19, le nostre truppe saranno pronte a intervenire in sostegno e su richiesta da parte del governo “ospitante”.

Figliuolo Qatar

Il nostro Generale, che nella foto parla alle truppe, ha definito il tutto una vera e propria operazione di “sport diplomacy”: se avesse detto “diplomazia sportiva”, credo che avremmo capito lo stesso. 

Il costo? Quasi 11 milioni di Euro.

Non è dato di sapere quale sia e se ci sia una contropartita a nostro vantaggio, ma bisogna considerare che il Qatar è il primo produttore mondiale di gas naturale liquefatto, che la sua richiesta di sostegno è stata accolta dal nostro Consiglio dei Ministri con una delibera del 15 giugno di quest’anno, in piena guerra in Ucraina, che in Qatar sono presenti oltre 40 aziende italiane di prima grandezza e che nei primi 7 mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2021, la nostra esportazione verso l’Emirato è aumentata di quasi il 130 %, mentre le importazioni da quel paese sono aumentate di più del 240 %.

Insomma, perché i lutti del Mondiale rimangano confinati ai lavoratori asiatici impiegati nei cantieri delle infrastrutture specifiche (già oltre 6.500) e perché non si possano contare tragedie anche tra i turisti e gli spettatori paganti, il gioco vale la candela.

Il gioco è il calcio; la candela è una “missione di pace” preventiva, senza guerre, ma con lo stesso impegno di uomini e di mezzi e con lo stesso peso economico di quelle giustificate dai conflitti appena cessati o ancora in corso.


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